SARA BALDINI
Cronaca

Sondrio, si è insediato il nuovo prefetto Anna Pavone: “Questa è una casa aperta, siamo al servizio dei cittadini”

Chiari i temi più caldi con i quali si troverà alle prese, in primis la questione treni. “E’ evidente che esiste un problema”

Sondrio, dott.ssa Anna Pavone prefetto della Provincia di Sondrio - foto (ANSA/ANP)

Sondrio, dott.ssa Anna Pavone prefetto della Provincia di Sondrio - foto (ANSA/ANP)

Sondrio – Primo giorno di lavoro, oggi, per il neo Prefetto di Sondrio Anna Pavone. Pugliese di nascita, ma amante della montagna, si è detta felice di trovarsi a lavorare al Nord. “Il Nord è stata una costante nella mia carriera, sia in Italia, mai sotto il Rubicone – ha raccontato - che in Francia e negli Stati Uniti”. Quarta prefetto donna nella storia di Valtellina e Valchiavenna, Pavone ha subito chiarito come intenda la Prefettura. “E’ una casa aperta, siamo qui soltanto e unicamente per i cittadini e per aiutarli a trovare soluzioni ai problemi, dal più grande al più piccolo. Noi ci siamo sempre”.

Il neo prefetto ha già chiari anche i temi più caldi con i quali si troverà alle prese, in primis la questione treni. “E’ evidente che esiste un problema, noi per quel che riguardala nostra provincia sicuramente cercheremo di sollecitare gli organi che devono occuparsene, cercheremo di spingerli a trovare una soluzione che sia la più veloce e la più efficace possibile”. 

Pavone ha accolto con particolare favore la notizia della massiccia presenza in valle di volontari di Protezione Civile. “Mi sono sempre occupata di Protezione Civile, dalla primissima mia sede che è stata quella di Forlì, fino all’alluvione dell’Emilia Romagna dell’anno scorso. E’ un ambito che mi piace molto perché racchiude il senso del nostro mestiere: portare i soccorsi alle popolazioni è una delle nostre attività principali”. La nuova rappresentante dello Stato in provincia, sportiva con un passato di nuotatrice agonistica e di pallanuotista, ama la montagna e già ha frequentato, da trekker, Santa Caterina Valfurva, Livigno e lo Stelvio. Nel capoluogo, invece, non s’era mai fermata finora.