Precipitata e morta durante il volo dalla zip line in Valtellina: vestizione sotto la lente

Qualcosa è andato storto nelle fasi immediatamente precedenti al “decollo’ di Ghizlane Moutahir. Ora si temono le ricadute negative che l’incidente avrà sul territorio

L’arrivo sulla piattaforma del Fly Emotion, il punto in cui è caduta la donna

L’arrivo sulla piattaforma del Fly Emotion, il punto in cui è caduta la donna

Albaredo (Sondrio) – Una volta infilate le gambe nell’imbraco è impossibile uscirne mentre si è ancora appesi al cavo. Basta osservare la “vestizione“, o qualsiasi briefing effettuato prima del lungo salto nel vuoto al Fly Emotion, la zip-line che consente di sorvolare sorretti da un’imbracatura sospesa a un cavo d’acciaio la Valle del Bitto, tra Albaredo per San Marco e Bema di Albaredo, per accorgersi che qualcosa deve essere andato storto nelle fasi di preparazione sulla piattaforma prima che Ghizlane Moutahir rimanesse appesa solo per le braccia e poi precipitasse nel vuoto.

Una doppia imbracatura con dei gambali che non possono nemmeno essere aperti, che assicura anche la parte superiore del corpo, quella in dotazione. Praticamente impossibile una rottura. È su questi elementi che si concentrano le indagini sulla tragedia che ha scosso la famiglia della donna di 41 anni che viveva a Sant’Angelo Lodigiano dopo anni passati sul lago di Como.

Chi è partito con lei ha raccontato che le imbracature se le sono messe da sole e un addetto della struttura ha poi effettuato i controlli prima che si lanciassero. Nei video in mano alla Procura di Sondrio si vedrebbe la donna appesa solo per le braccia una volta lasciata la piattaforma e le gambe nel vuoto. Quando è vicina all’arrivo poi si è sfilata ed è precipitata.

In Procura a Sondrio, al momento il fascicolo di indagine risulta ancora a carico di ignoti, in attesa di avere i primi esiti degli accertamenti, anche tecnici, che possano circoscrivere le effettive figure di responsabilità potenzialmente riconducibili a quanto accaduto.

Venerdì è prevista l’autopsia, affidata al medico legale Luca Tajana di Pavia, a cui faranno seguito altri incarichi per consulenze tecniche e meccaniche. Ma allo stesso tempo, tra i residenti non manca la preoccupazione per le ricadute negative che questo tragico incidente potrebbe avere sul territorio, e in particolare sui piccoli comuni montani di Albaredo e Bema, per i quali l’impianto Fly Emotion costituisce una garanzia a livello di indotto turistico, soprattutto in questo periodo di avvio della nuova stagione. Si parla di un numero non esiguo di addetti nelle diverse attività di accoglienza, ristorazione e produzioni artigianali, ma anche commercio.