FULVIO D’ERI
Cronaca

Piantedo, la protesta dei trattori corre lungo la Statale 38

Gli agricoltori in presidio nella zona del Trivio di Fuentes. Il presidio rimarrà fino a domenica

La protesta dei lavoratori valtellinesi

La protesta dei lavoratori valtellinesi

Piantedo, 2 febbraio 2024 – Prosegue la protesta civile degli agricoltori valtellinesi, valchiavennaschi e dell’Alto Lario. Decisi a far valere le proprie ragioni ma desiderosi di non arrecare fastidio agli automobilisti e, in generale, agli abitanti della provincia di Sondrio, gli agricoltori hanno istituito, mercoledì sera, il presidio a Piantedo nella zona del Trivio di Fuentes.

La giornata di ieri è stata caratterizzata dal ritrovo, in mattinata, a Berbenno, in zona Bar Libera, dei trattori e dei mezzi agricoli che poi hanno partecipato, scortati dalla polizia, a una marcia sulla SS 38 verso il presidio di Piantedo, attraversando Talamona, Morbegno e Delebio, senza entrare in tangenziale ma proseguendo sul vecchio tracciato.

«I mezzi , partiti da Berbenno, sono arrivati tranquillamente a Piantedo – dicono alcuni rappresentanti – e lì hanno trascorso tutta la giornata. Il presidio rimarrà fino a domenica, quando in via teorica ci sarà il sciogliete le righe. Domenica è prevista la sfilata dei mezzi, con il supporto dei mezzi e trattori provenienti dall’Alto Lario. La nostra è una protesta civile, non vogliamo assolutamente arrecare fastidio agli automobilisti e ai cittadini ma vogliamo far valere le nostre ragioni, rimanendo a bordo strada dove abbiamo istituito il presidio. Chiediamo attenzione verso le nostre problematiche che riguardano il comparto agricolo: dai costi delle materie prime alle stelle, a quelli del gasolio rimbalzati a livelli altissimi, alle altre problematiche inerenti un’attività che meriterebbe maggiore attenzione e di essere maggiormente tutelata".

A far visita agli agricoltori, nel presidio di Piantedo, è arrivata ieri Silvana Snider, consigliere regionale valchiavennasca, che nei mesi scorsi ha avuto problemi con i lupi, dopo la predazione subita da alcune pecore dell’allevamento di famiglia.

«Ho avuto occasione di parlare con alcuni agricoltori a Piantedo – dice la Snider – è stata una manifestazione tranquilla e costruttiva, rispettosa delle regole, come lo è da sempre la gente di montagna. Ho ascoltato con interesse e potuto constatare la fatica di chi non ne può più di non essere considerato. La terra è la cosa più importante per l’umanità, così come importanti sono coloro che la coltivano e la mantengono. Talvolta dovremo dire loro grazie. Auspico che la loro voce arrivi a tutti".