
Tutto si è svolto nei pressi della centralissima piazza Garibaldi
In casa, dove era barricato, custodiva un vero arsenale. Armi bianche, ma anche petardi, sia esplosi che no. Altri razzetti aveva iniziato già parecchie ore prima a lanciarli dalla finestra. I vicini hanno confermato di avere sentito parecchi botti simili a spari già nella notte, poi lungo la mattinata. La casa, una palazzina cui si accede dal Lungo Mallero Cadorna, dista poche centinaia di metri da piazza Garibaldi ed è circondata da numerosi altri edifici e quelle esplosioni, era l’ora di pranzo, hanno cominciato a fare temere che nell’appartamento da cui si sentivano provenire stesse succedendo qualcosa di molto, molto serio. Le segnalazioni giunte al 112 hanno fatto sì che nel giro di pochi minuti sul posto giungessero Polizia, sia la Volante che la Squadra Mobile in ausilio, Carabinieri, ambulanza e Vigili del Fuoco. L’intervento si è svolto praticamente davanti agli occhi degli abitanti delle case vicine che hanno i vari passaggi dell’operazione, primo tra tutti quello volto a capire se l’uomo fosse nel proprio appartamento da solo. Così era e una volta riusciti ad entrare e a immobilizzarlo, è stato portato nel cortiletto antistante la palazzina dove ha dato in escandescenza, urlando frasi sconnesse. Si tratta di un docente di 30 anni di fuori regione, incensurato, che da un paio d’anni viveva solo in quella palazzina abitata anche da diversi nuclei di stranieri. Mai nessun problema, prima di ieri, anche se testimoni parlano di un personaggio molto schivo, spesso talmente immerso nei suoi pensieri da non alzare la testa o salutare neppure quando sulle scale incrociava i vicini. Musica spesso ad alto volume, strani tendaggi alle finestre, quasi per oscurarne i vetri, ma nulla avrebbe mai fatto pensare a quella "collezione" di armi bianche che custodiva in casa (nel tardo pomeriggio gli agenti della Scientifica erano ancora impegnati in un primo inventario). Una fortuna il fatto che i petardi accesi e gettati a caso dalla finestra ieri non abbiano colpito qualcuno. Il giovane professore si trova ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale del capoluogo. Senz’altro, se si considera anche la violenta reazione avuta nei confronti delle Forze dell’Ordine, si tratta di una persona gravemente disturbata che va aiutata, ma l’intervento di ieri si è rivelato preziosissimo per l’incolumità delle numerose persone che abitano nella palazzina e nelle case vicine.
Sara Baldini