SONDRIO – La Valtellina fanalino di coda lombardo per quel che riguarda le pensioni. Il dato, sconfortante, emerge da un’analisi effettuata dalla Cgil e reso noto nei giorni scorsi dai vertici provinciali.
Dal 2020 le pensioni erogate in provincia sono 1.335 in meno (1.882 in meno nel privato e 547 in più nel pubblico). "Le rivalutazioni di luglio 2022 e gennaio 2023 hanno dato una boccata di ossigeno, insufficiente però se rapportata alla perdita di potere d’acquisto per l’andamento dell’inflazione determinata anche da profitti e speculazione – si dice nella ricerca -. La prossima legge di bilancio, oltre a prevedere significativi peggioramenti del sistema pensionistico, non ha risorse sufficienti per gli adeguamenti. Per questo motivo i pensionati di Sondrio, i più poveri in Lombardia, subiranno un ulteriore peggioramento delle condizioni di reddito".
"Nel 2023 in Lombardia, su una popolazione di 9.950.742 persone, sono state erogate 3.114.381 prestazioni “private“ (100/31), con la stessa percentuale rispetto ai 178.472 cittadini della provincia di Sondrio, le prestazioni sono 56.561 (il 45% a lavoratori dipendenti, il 35% ad autonomi e parasubordinati e il 19,6% in prestazioni assistenziali). In percentuale in Valle sono inferiori, rispetto ai totali regionali, le prestazioni a lavoratori dipendenti (45% contro il 56% lombardo), mentre sono superiori quelle di autonomi e parasubordinati (35% contro il 28%) e sono superiori percentualmente anche le prestazioni assistenziali (19% contro il 15%).
L’importo medio lordo mensile degli assegni erogati qui (esclusa la gestione dei dipendenti pubblici), secondo i dati Inps, è il più basso della Lombardia. Ammonta a 960,62 euro, ben 245,8 (più del 20%) in meno della media lombarda, pari a 1.206,42 euro. S
ondrio è la sola provincia sotto i mille euro di assegno medio erogato ".