REDAZIONE SONDRIO

Parco dello Stelvio, rarissimo gipeto muore sbattendo contro i cavi (invisibili) di un impianto di risalita

Valle d’Alpe, comprensorio di Santa Caterina: alla struttura erano stati rimossi i sedili. Di questo avvoltoio, praticamente estinto, resistono solo sei coppie

Il gipeto trovato morto nel Parco dello Stelvio e un esemplare in libertà

Il gipeto trovato morto nel Parco dello Stelvio e un esemplare in libertà

Santa Caterina (Sondrio), 26 maggio 2025 - Un raro gipeto morto, dopo essere andato violentemente a sbattere contro i cavi di un impianto di risalita, è stato trovato in Valle dell'Alpe, nel comprensorio di Santa Caterina. Una morte atroce dovuta probabilmente al fatto che pochi giorni prima l’impianto era stato chiuso e rimossi i sedili rendendo i cavi quasi invisibili.

A causa di un incidente simile era morta nel 2023 Ortler, femmina di gipeto di 22 anni: in qual caso aveva urtato le linee di alta tensione nella zona dei Laghi di Cancano, rimanendo gravemente ferita.

Ortler, l'esemplare femmina di Gipeto morta nel 2023 dopo aver sbattuto contro dei cavi elettrici
Ortler, l'esemplare femmina di Gipeto morta nel 2023 dopo aver sbattuto contro dei cavi elettrici

“L’autopsia”

L'animale, un maschio adulto, è stato rinvenuto intorno lo scorso 30 aprile e dall’analisi, effettuata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna è stata proprio una collisione con i cavi dell’impianto di risalita, che pochi giorni prima era stato chiuso per la fine della stagione invernale, a causarne la morte.

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Gli impianti a fune

“La problematica delle collisioni fra avifauna e cavi di impianti di risalita - spiega la Direzione Parco Nazionale dello Stelvio - è ben conosciuta a livello scientifico non solo per il gipeto ma per molte altre specie, per le quali i cavi degli impianti di risalita, diventano una minaccia invisibile e letale. Gli impianti a fune delle seggiovie sono alcune tra le linee più a rischio: con la chiusura degli impianti sono stati rimossi i sedili, aumentando molto la pericolosità dei cavi per tutti i mesi di inutilizzo degli impianti”.

Il gipeto

“La storia di questo straordinario avvoltoio - continua il comunicato - rende il gipeto (Gypaetusbarbatus), una specie altamente simbolica per il Parco dello Stelvio, e per l’intero arco alpino. Estinto nel corso del XX secolo a causa della persecuzione diretta, dovuta principalmente a superstizioni e false credenze legate al suo peculiare aspetto e alle dimensioni imponenti, è stato reintrodotto con successo a partire dagli anni '80, nell'ambito di un progetto internazionale che ha visto il Parco dello Stelvio attore in prima linea. Il Parco è l’area protetta con il maggior numero di coppie: sei nel settore lombardo, tre in quello altoatesino e una in quello trentino.