ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Aquila reale intossicata, muore sul Ceresio un esemplare protetto: sotto accusa il piombo nelle munizioni

A ritrovare il volatile il Gruppo insubrico di Ornitologia che ha chiamato in causa la Polizia venatoria provinciale. Gli esami necroscopici hanno confermato l’avvelenamento letale

L'esemplare di aquila reale stroncato da avvelenamento da piombo

L'esemplare di aquila reale stroncato da avvelenamento da piombo

Porto Ceresio (Varese) – Un caso che fa riflettere, un esemplare di aquila reale morta per intossicazione da piombo, a segnalarlo con la diffusione di un comunicato è Milo Manica, naturalista, assessore all’Ambiente di Angera e presidente del Gruppo Insubrico di Ornitologia (Gio).

Nell’aprile scorso Samuele Cassani, socio del Gruppo Insubrico ha recuperato un esemplare di Aquila reale (Aquila chrysaetos) nelle acque del lago di Lugano presso il lido di Porto Ceresio. “Ho subito capito si trattasse di qualcosa di grave e ho suggerito di condurre analisi tossicologiche” spiega nella nota Cassani. 

La richiesta d'intervento 

Allertata la Polizia faunistica provinciale, il corpo è stato preso in carico dal personale della polizia stessa e d’intesa con Enrico Bassi, ornitologo specializzato in grandi rapaci alpini e membro dell’Advisory Board del Vulture Conservation Foundation, è stato trasferito al Cras Valpredina in provincia di Bergamo per compiere esami necroptici e radiografici e individuare la causa di morte e, al tempo stesso, per procedere con analisi specialistiche al Laboratorio Izsler di Bologna.  

L’ennesimo caso 

“Dagli esami effettuati – spiega Cassani – è stato stabilito che i livelli di 1 mg/kg di piombo sono considerabili indicativi di un severo avvelenamento da piombo di origine venatoria che ne ha causato la morte”. Per il dottor Bassi “Si tratta dell’ennesimo caso sulle Alpi, che conferma la grave e preoccupante situazione in cui versano i grandi rapaci nella nostra regione, che per oltre il 70% risultano contaminati da piombo di origine venatoria”. 

Specie protetta 

Nella nota il Gruppo Insubrico di Ornitologia: “È importante ricordare che l’Aquila reale è specie protetta ai sensi della Direttiva Uccelli e classificata come “Specie Quasi Minacciata” (NT) nella Lista Rossa nazionale dell’Iucn. L’avvelenamento da piombo rappresenta un grave problema per la conservazione dei grandi rapaci come aquila reale e avvoltoi, soprattutto nelle Alpi dove le specie sono sistematicamente sottoposte alla minaccia rappresentata dal piombo nelle munizioni, come ha dimostrato uno studio di Ersaf - Direzione Parco Nazionale dello Stelvio, l’Ufficio Caccia della Provincia di Sondrio, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia- Romagna (Izsler) e Ispra. Il 44% delle 252 carcasse di Aquila reale e avvoltoi analizzati aveva infatti evidenziato valori cronici e acuti di piombo, superiori al normale, e livelli da avvelenamento clinico nel 26% dei casi”.  

La richiesta pressante 

Quindi il Gruppo Insubrico di Ornitologia ribadisce con forza “l’urgenza di introdurre il divieto assoluto dell’uso di munizioni contenenti piombo, sostituendole con alternative atossiche, già disponibili sul mercato a costi comparabili con quelle tradizionali”. Milo Manica, presidente del Gio, puntualizza: “Questo grave episodio che denunciamo conferma quanto già evidenziato da centinaia di studi: è tempo che le istituzioni prendano una posizione ferma e mettano al bando il piombo per il bene del territorio e dei suoi abitanti”.