Operazione “Zona mia“. La Mobile sequestra cassaforte

Sondrio, oltre ai 21 arresti per spaccio trovato un forziere

Operazione “Zona mia“. La Mobile sequestra cassaforte

Operazione “Zona mia“. La Mobile sequestra cassaforte

Si sono definiti meglio i contorni della maxi-retata dell’altro giorno, che ha portato all’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare (15 in carcere, 6 ai domiciliari), al termine della complessa indagine della Squadra Mobile di Sondrio. Tra gli arrestati, su ordinanza del gip Fabio Giorgi che ha pienamente accolto la richiesta dei magistrati Giulia Alberti e Chiara Costagliola, anche 4 valtellinesi che si prestavano ad assicurare riparo nelle proprie case, quando c’era il maltempo, ai pusher, a portare loro nei boschi i gamberetti, le pizze e le altre pietanze richieste dai giovani marocchini che, talvolta, ordinavano pure champagne. E che facevano da taxi, portandoli da Milano ai luoghi dello spaccio, consegnando in mezzo agli alberi le sostanze da taglio.

I nordafricani, quando erano a Milano, conducevano una vita all’occidentale, vestendo abiti griffati, acquistando occhiali di marca e frequentando locali alla moda per gli aperitivi e non solo. Durante il mega-blitz, con alcuni degli investigatori storici della sezione Narcotici della questura, come Sandro Zubiani, i detective del dirigente Niccolò Battisti hanno anche sequestrato droga e un fucile. Ma non solo: da una casa si sono portati via una cassaforte che dovranno aprire, per capire se dentro c’è il tesoro dei pusher tutti coordinati dai capi, due giovani fratelli. Michele Pusterla