MILLA PRANDELLI
Cronaca

Valfurva, polemiche per lo stop al nuovo impianto per la neve finta: “Con l’opera meno costi energetici e più efficienza”

La riqualifica stralciata dal sindaco dopo le polemiche ambientaliste sul Lago Bianco. Il direttore del Parco dello Stelvio non ci sta: il progetto era coerente con la legge

L'impianto di captazione idrica al Lago Bianco

L'impianto di captazione idrica al Lago Bianco

In Valtellina proseguono le polemiche relative al Lago Bianco, anche dopo che il sindaco di Valfurva, Luca Bellotti, ha firmato l’ordinanza con cui stralcia l’opera di prelievo dell’acqua finalizzata alla neve artificiale per le piste da sci.

In prima linea si è posto il Comitato “Salviamo il lago Bianco“, che oltre al sindaco di Valfurva ha chiamato in causa il Parco dello Stelvio diretto dal franciacortino Franco Claretti. "Il progetto predisposto dal Comune serviva per riqualificare l’impianto esistente in termini di riduzione dei consumi energetici e soprattutto per ridurre i tempi di produzione di neve artificiale sfruttando al meglio le migliori condizioni climatiche, che si hanno in genere in brevi periodi dell’anno – spiega il direttore Claretti –. Ricordo che l’istituzione della Riserva naturale statale denominata “Tresero-Dosso del Vallon“ è avvenuta nel 2010 ed è tuttora vigente una rigida disciplina di tutela. Nel decreto è prevista la possibilità di utilizzo delle acque superficiali finalizzate all’alimentazione degli impianti di innevamento artificiale nei demani sciabili al servizio di piste già esistenti, come nel caso della pista da fondo Valtellina di proprietà del Comune di Valfurva".

Tra i problemi lamentati dagli ambientalisti vi è anche il presunto danneggiamento della tundra artica, l’ultima a esistere sulle Alpi italiane. "Non esistono ricerche, testi e pubblicazioni scientifiche o accademiche che sostengono questa affermazione – spiega Claretti –. Più che tundra artica parlerei di tundra alpina".

Il direttore sottolinea l’ottimo rapporto con le associazioni ambientaliste. "Il dialogo con l’Osservatorio, che raggruppa tutte le maggiori istituzioni italiane di protezione ambientale, è sempre stato molto positivo. Con Lipu, Wwf e soprattutto Legambiente, che ringrazio per la mediazione svolta, si è lavorato molto bene, senza strumentalizzazioni e senza politicizzare la vicenda".

Ieri ha preso posizione anche Paola Pollini del Movimento 5 stelle, che vorrebbe le scuse dalla Regione e che ha lamentato lo sperpero di denaro pubblico. "La signora Pollini – spiega Bellotti –ha già ricevuto un invito ad andare a lavorare nei boschi di Monte Isola, sul Sebino. Ora la invitiamo a venire a farlo pure qui, visitando Valfurva e il parco, dove vedrà quel che abbiamo fatto e capirà cosa significa tutela dell’ambiente montano".