
Il Pizzo Badile, con i suoi 3.308 metri, è una delle cime più ambite e tecniche della Val Masino
Sondrio – La montagna ha fatto un’altra vittima al Pizzo Badile. Un alpinista della Repubblica Ceca di 49 anni è morto precipitando da oltre 2.900 metri di quota mentre scendeva dalla celebre vetta della Val Bregaglia, al confine tra Italia e Svizzera.
La tragedia si è consumata mercoledì mattina intorno alle 11.30. L’uomo, insieme al compagno di cordata, aveva raggiunto la cima martedì e aveva deciso di trascorrere la notte in bivacco. Al risveglio, i due avevano iniziato la discesa dal versante nord, quello svizzero, quando è avvenuto il drammatico incidente.
Le cause della caduta sono ancora al vaglio della polizia cantonale e della Procura dei Grigioni. Il corpo dell’alpinista è precipitato fino al ghiacciaio Vadrec dal Cengal, dove è stato recuperato dalla Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega). Per l’uomo non c’è stato nulla da fare: l’impatto è stato fatale.
La tragedia assume contorni ancora più inquietanti considerando che si è verificata a soli tre giorni di distanza da un altro episodio critico sulla stessa montagna. Domenica scorsa, infatti, due alpinisti erano rimasti bloccati nei pressi della vetta del Pizzo Badile, richiedendo l’intervento dei soccorsi.
Il Pizzo Badile, con i suoi 3.308 metri, è una delle cime più ambite e tecniche della Val Masino. La sua parete nord-est, in particolare, rappresenta una sfida di alto livello per gli scalatori di tutto il mondo. Ma la bellezza di questa montagna nasconde insidie mortali, come dimostra tragicamente questo ennesimo incidente che ha spezzato la vita di un appassionato della montagna.