MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Troppo gravi le ustioni subìte: muore dopo tre settimane

Villa di Tirano, nel drammatico incidente – una fiammata dal rimorchio delle moto – era rimasto ferito in modo serio anche il figlioletto di quasi sei anni quest’ultimo ancora ricoverato in Emilia

Mirco Paganini di Poschiavo, 44 anni (dal profilo Facebook)

Villa di Tirano (Sondrio) - Non ce l’ha fatta Mirco Paganini, 44 anni, l’appassionato svizzero di motocross che, circa tre settimane fa con il figlioletto L. di quasi sei anni, era stato investito da una fiammata che, all’improvviso, si sprigionò una volta aperto lo sportellone del rimorchio trainato dalla sua vettura. Nelle ultime ore, a Tirano, di cui è originaria la mamma del piccolo, ancora ricoverato per le gravi ustioni riportate nell’incidente di quella terribile sera, si è diffusa la notizia del decesso di Mirco che risiedeva in Svizzera, a Poschiavo.

Quel giorno, dopo una giornata trascorsa insieme, padre e figlio si accingevano a riportare nel box dove solitamente sono custodite le loro moto da cross, una rimessa situata nelle vicinanze di un piazzale di un’azienda di Villa di Tirano, il colorificio Spada, dove lavora la nuova compagna del papà del piccino, Alessia Spada. Avrebbero, probabilmente, trascorso la serata insieme, dopo diverse ore di divertimento a praticare il loro sport preferito. Ma, ovviamente, tutti i piani saltarono. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, poi al vaglio dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tirano, intervenuti con i Vigili del fuoco del locale distaccamento, questi ultimi impegnati nello spegnimento del rogo, all’interno del furgone si sarebbe verificata una perdita di carburante e quando lo sportellone venne aperto per fare scendere le due motociclette, ci fu una terrificante lingua di fuoco che avvolse padre e figlio.

Ai due, per cercare di salvarsi, venne spontaneo gettarsi nell’acqua della vicina piscina della casa della famiglia Spada. Le condizioni di entrambi apparvero, però, subito serie ai soccorritori. Il bambino venne inizialmente trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Buzzi di Milano e, in seguito, a quello specializzato di Cesena, mentre il genitore dopo un primo ricovero al Centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano fu trasferito, nella notte, in quello di Brescia e, infine, all’ospedale Grandi ustionati “Villa Scassi” di Genova, da dove, nelle ultime ore, i sanitari hanno comunicato ai carabinieri di Tirano che ha cessato di vivere.

Quando la notizia si è diffusa, nel Tiranese, sono stati numerosi, oltre 120, i messaggi postati in poco tempo sui social network.«Ciao Budda, vola in alto», scrivono Francesca Togni e Renato Lazzarini. «Ciao Budda, buon viaggio ovunque tu vada, sei un grande», rimarca Denis Formolli. E un altro messaggio, fra i tanti: «Ciao Budda fai un buon viaggio sei stato un guerriero ora proteggi il tuo adorato bambino, la tua amata Alessia e tutta la tua famiglia. Mancherai tantissimo», afferma Marcella Cogo.