Valanga Madesimo, torna al rifugio per recuperare i cani: Michele Buga sepolto dalla neve

Il 60enne, prof di matematica di Ballabio (Lecco), domenica era riuscito a mettersi in salvo dalla tormenta. I suoi husky erano stati trovati dai soccorritori e lasciati al rifugio. Oggi era andato a recuperarli ma è stato travolto dalla slavina

Michele Buga

Michele Buga

Madesimo (Sondrio), 10 gennaio 2023 - Morto travolto da una valanga mentre si trovava in alta Valle Spluga. È salito alla località Corte, nella zona del rifugio Bertacchi, in questa stagione fredda chiuso, a circa 1.900 metri di quota, nel territorio comunale di Madesimo, per recuperare le sue cose lasciate all'interno e per riprendersi i suoi due cani husky che, un paio di giorni fa, durante un'escursione si erano persi nella bufera, prima di essere ritrovati dai militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Madesimo, coordinati nelle ricerche dal comandante Alessia Guanella. 

Le ricerche si erano attivate per lui, e in quell'occasione si erano concluse nel migliore dei modi: "Sto bene, sono in condizioni abbastanza buone. Grazie per quello che avete fatto", aveva detto ai soccorritori che erano riusciti a contattarlo grazie al numero di telefonino riportato sui collari dei due animali. I cani non avevano poi voluto seguire i finanzieri nella discesa a valle ed erano, pertanto, stati lasciati liberi di muoversi nella zona innevata, habitat ideale per questa razza. Oggi i ragazzi di Guanella sono tornati lassù per controllare che gli animali stessero bene e hanno fatto la tragica scoperta. Nessuno aveva lanciato un allarme.

E oggi, poco prima delle 13, si è infatti consumata la tragedia. Il 60enne Michele Buga, nazionalità romena, residente a Ballabio, centro turistico della Valsassina in provincia di Lecco, insegnante di Matematica e di Educazione fisica in una scuola del posto, sino a qualche tempo fa, è stato investito da una massa di neve che non gli ha dato scampo.

Gli esperti del Sagf di Madesimo, unitamente agli uomini del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna, hanno operato in una zona impervia per recuperare il cadavere dello sfortunato escursionista.

La salma è poi stata ricomposta all'obitorio dell'ospedale di Chiavenna, mentre i pubblici ufficiali delle Fiamme Gialle si sono adoperati per contattare al più presto i familiari dello straniero residenti nell'Est Europa e comunicare loro la brutta notizia.