
SAN GIORGIO (Milano)
Una storia imprenditoriale di successo, la prima iniziativa – per quanto “primitiva“ – di lotta contro gli sprechi alimentari; e poi un’immagine di prodotto così iconica da entrare nella storia e nell’immaginario collettivo. C’è racchiuso tutto questo dentro uno dei cioccolatini italiani più famosi al mondo, il Bacio. Ma in mezzo, fra cacao e pezzi di nocciola, c’è anche uno dei rari (purtroppo) casi d’imprenditoria al femminile che seppero con coraggio farsi strada nell’Italia bigotta e maschilista della prima metà del Ventesimo secolo. La nostra eroina è Luisa Sargentini. Nata a Perugia nel 1877, umili origini e un destino segnato. Sposa Annibale Spagnoli, ed è con lui che darà vita a quella che ben presto diventerà una delle più famose imprese specializzate nel cioccolato, la Perugina. Quando nel 1923 Annibale si ritira dalla fabbrica, Luisa è libera di scatenare tutte le sue energie. Nel segno dell’emancipazione. ll fascismo è appena nato ma lei, indomita, ha in mano le redini della Perugina che diventa la prima industria che in Italia si prende a cuore il benessere dei suoi dipendenti. Crea per prima gli asili per le operaie madri, è attenta alla loro salute.
Alla vita di questa straordinaria pioniera è dedicato il secondo dei sei appuntamenti sulla storia del design in Italia – e con esso dell’emancipazione delle donne – organizzati da Laura Agnoletto Baj, architetto, designer e art director, già docente all’accademia di Belle Arti “Aldo Galli“ di Como, a San Giorgio su Legnano. "Sei serate per riflettere su come l’evoluzione del design, erronemente considerato qualcosa di effimero o di elitario, abbia in realtà accompagnato i cambiamenti del Paese stimolandoli e anticipandoli", spiega Laura Agnoletto. Le vicende di Luisa Spagnoli e del suo Bacio – nato quasi per caso per non buttare gli avanzi di nocciola e che per la forma doveva chiamarsi all’inizio “Cazzotto“! – calzano a pennello. Come il Bacio, che con la sua magnifica e romantica immagine del quadro di Hayez rivisitato dal grafico Federico Seneca, il cielo blu stellato e i messaggini d’amore racchiusi nell’involucro, resterà un’invenzione senza tempo.
“Dal Cazzotto al Bacio, storia del primo progetto di food design“, il 3 novembre alle 21 aula consiliare G. Bassi. I.A.