
La stazione territoriale di Livigno dell’Arma dei carabinieri ha collaborato con gli ispettori del lavoro e del Nucleo operativo del lavoro di Milano
Per numerose irregolarità rilevate e due lavoratori "in nero", denunciate quattro persone - due titolari di due aziende del settore turistico-alberghiero di Livigno e di Teglio e altrettante a capo di attività commerciali (queste con sede in altri Comuni della provincia) - e contestate ammende per un totale di 85mila euro e sanzioni amministrative per 10.300. Ha decisamente dato i propri frutti l’attività ispettiva di vigilanza effettuata mercoledì e giovedì dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Sondrio e del Nucleo Operativo Tutela del Lavoro di Milano, supportati dall’Arma territoriale locale.
Non è stato specificato dall’Arma se le "aziende del settore turistico-alberghiero" di Livigno e di Teglio siano alberghi, ristoranti oppure bar. Si sa, tuttavia, che i due titolari sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Sondrio per violazioni del Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tra le quali la mancata formazione dei lavoratori sui luoghi di lavoro, il mancato aggiornamento del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il mancato aggiornamento del documento di valutazione dei rischi e la mancata nomina del medico competente. Otto le sanzioni - quattro per ciascuna azienda – contestate sotto il profilo amministrativo, per un totale pari a circa 53.000 euro, mentre essendo stato trovato nel corso della verifica delle posizioni lavorative dei dipendenti un lavoratore "in nero", è stata applicata la sanzione amministrativa di 3.900 euro.
E sempre nel quadro dell’attività ispettiva nel settore turistico/alberghiero si inserisce anche quella condotta dal personale del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Sondrio, con il Comando provinciale, che ha interessato altre attività commerciali e portato al deferimento di ulteriori due titolari: uno per aver occupato un lavoratore in nero (con contestuale adozione del provvedimento di sospensione dell’attività), l’altro per le violazioni del Testo Unico sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Comminate in totale ammende per un importo pari a 32.000 euro e sanzioni amministrative pari a 6.400 euro. Poco più di un mese fa, nell’ambito della campagna di vigilanza condotta dall’Arma in tutta Italia, le ispezioni del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) avevano interessato alcune aziende agricole della provincia: ne risultarono irregolari quattro sulle cinque controllate.