SARA BALDINI
Cronaca

Incendio alla Carcano di Delebio: capannone dissequestrato

La decisione della magistratura e la soddisfazione dei sindacati. Ora l’azienda potrà far riparare i danni causati dalle fiamme dello scorso 31 ottobre

I vigili del fuoco all’interno del sito produttivo Carcano in bassa Valtellina Era il 31 ottobre scorso

I vigili del fuoco all’interno del sito produttivo Carcano in bassa Valtellina Era il 31 ottobre scorso

Delebio (Sondrio), 13 novembre 2024 – “Una vittoria del buonsenso”. Così ieri Igor Gianoncelli della Uilm ha accolto la notizia del parziale dissequestro del Reparto Valtellina della Carcano di Delebio, interessato lo scorso 31 ottobre da un furioso rogo che fortunatamente non ha visto vittime tra i lavoratori, gli stessi che per primi, quella sera, diedero l’allarme e azionarono manualmente i dispositivi antincendio, sebbene le fiamme sprigionatesi da un laminatoio nel giro di pochissimo raggiunsero e danneggiarono anche parte della copertura.

La notizia del dissequestro è giunta proprio all’indomani degli incontri delle organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom-Cgil, Uilm Lario e Rsu con i lavoratori dei tre turni che sono stati organizzati lunedì alla Carcano di Delebio al centro dei quali si poneva la necessità di chiedere appunto, auspicando anche un intervento dello stesso prefetto Anna Pavone, per ottenere almeno il dissequestro temporaneo del reparto Valtellina “al fine di mettere in sicurezza il sito e gli impianti”.

Una richiesta già espressa dalla direzione della storica industria di Delebio, per la quale tuttavia sino a ieri ancora non si conoscevano le tempistiche. Ieri, invece, la decisione tanto attesa di togliere i sigilli. “Non la chiamerei una vittoria, perché la vera vittoria è che nessun lavoratore si sia fatto male o peggio, quella sera – commenta Gianoncelli anche a nome dei colleghi –.

Però il parziale dissequestro della fonderia Valtellina è una decisione senz’altro saggia per evitare ulteriori costi e ulteriori danni, oltre a quelli già causati dal rogo. Nessuno voleva mettersi contro il lavoro della magistratura, ma senza il dissequestro che consentirà di rifare la copertura si sarebbe rischiato di perdere anche i macchinari non danneggiati dall’incendio”.

In più, l’eventualità di un aumento del numero di operai in cassa sarebbe diventato, in breve, una assoluta certezza. Invece così non è stato perché la preoccupazione dei lavoratori, l’interesse dei sindacati e la richiesta dell’azienda insomma sono andati a buon fine. “Ogni attore si può dire abbia fatto la propria parte e bene – conclude il sindacalista – Si è tenuta alta l’attenzione sulla necessità di un intervento che consentisse di non fare ulteriormente lievitare la conta dei danni”