ROBERTO CANALI
Cronaca

Gallivaggio, operazione da brivido al santuario: artificieri al lavoro per far saltare le reti di protezione

Nel 2018 il luogo di culto si salvò da una frana enorme. Ora è atteso l’arrivo dell’esercito che dovrà rimuovere le protezioni per permettere di realizzare il vallo paramassi

La frana di Gallivaggio

Sondrio – Domani sarà il giorno più lungo per il santuario di Gallivaggio dopo la frana che il 29 maggio del 2018 si staccò dalla montagna e lasciò miracolosamente indenne il santuario, che pur subendo danni notevoli è rimasto in piedi.

Oggi infatti è atteso l’arrivo degli artificieri dell’esercito, il cui aiuto è stato chiesto dal prefetto Roberto Bolognesi, per rimuovere le pesanti reti di protezione che dovranno essere fatte saltare per poi realizzare, in sicurezza, il vallo paramassi. Inutile dire che si tratta di un’operazione oltremodo complessa e pericolosa, visto che si lavorerà in quota e su un fronte di frana. Nei giorni scorsi in prefettura si sono incontrati i rappresentanti del Comune di San Giacomo Filippo, di Campodolcino e Madesimo, della Comunità Montana della Valchiavenna, i vertici delle forze di polizia territoriali e del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, insieme ai rappresentanti di Anas, Areu 118, Croce Rossa Italiana, dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale Atpl e di Terna-Rete Elettrica Nazionale S.p.a.

Per tutta la giornata sarà vietato il sorvolo della zona delle operazioni, inoltre sarà ordinanza di sospensione della circolazione stradale sulla SS.36 del "Lago di Como e dello Spluga" nel territorio del Comune di San Giacomo Filippo, dalle ore 13 alle ore 16. Dalle 13.40 alle 14.40 saranno sospese anche le corse delle linea A4 Chiavenna - Madesimo, mentre i servizi di soccorso di emergenza saranno garantiti da Areu 118 e dai vigili del fuoco. Le operazioni di rimozioni delle pesanti reti paramassi, utilizzando cariche esplosive in dotazione all’esercito, dovrebbero concludersi attorno alle 16. Le cariche verranno portate in quota dagli artificieri anche mediante l’utilizzo di elicotteri, inutile dire che si dovrà agire in modo chirurgico per evitare inneschi franosi collaterali alle esplosioni per evitare di compromettere il Santuario della Madonna di Gallivaggio e l’abitato di San Giacomo Filippo. Le operazioni saranno coordinate attraverso un centro di raccordo operativo, con la partecipazione di tutti gli enti ed organismi interessati.