
I mestieri di un tempo da vedere per un tuffo nel Novecento
VALBONDIONE (Bergamo)
Un salto indietro nel tempo. Ai primi del ‘900, quando le vallate bergamasche, povere e tenaci, com’è stata l’alta Valle Seriana, vedevano la crescita delle comunità. Quando gli uomini trascorrevano la giornata spaccando la legna e aggiustando gli ombrelli, mentre le donne preparavano la polenta col bastù. Anche quest’anno Fiumenero, frazione di Valbondione, attende i visitatori per la 15^ edizione del presepe vivente, che prevede la presenza di quasi 200 comparse disseminate per tutto il borgo. La particolarità di questo presepe vivente, la cui fama ha da tempo varcato i confini della Bergamasca (per ammirarlo arrivano da tutta la Lombardia), è l’ambientazione.
Le case, una trentina, che ospitano i figuranti appartengono al Novecento e sono rimaste chiuse per molti anni, sfuggendo al cambiamento portato dalla modernità. Verranno riaperte oggi e domani, dalle 20,30 alle 23, e il 6 gennaio dalle 14,30 alle 18,30. Il percorso attraversa le vie di Fiumenero, riscoprendo angoli rustici, incantati e nascosti per tutto il periodo dell’anno. Per l’occasione, verranno riaperte, oltre alle case, anche portici e cortili e i figuranti (tutti volontari) rivivranno i vecchi tempi spolverando antichi attrezzi e dando vita ad attività quasi del tutto sconosciute. Fabbri intenti a forgiare il ferro, falegnami, contadini, donne che cuciono con antiche macchine da cucire di fronte al camino. La Natività è al caldo, in una stalla. M.A.