Gallivaggio, la frana grazia il santuario / VIDEO

San Giacomo, l’80% del materiale instabile è sceso a valle

L’immagine del crollo che non ha compromesso torre campanaria e santuario

L’immagine del crollo che non ha compromesso torre campanaria e santuario

San Giacomo Filippo (Sondrio), 30 maggio 2018 - Finalmente possono tirare un sospiro di sollievo i 1.500 residenti della Valle Spluga completamente isolati da 5 giorni. Poco dopo le 16.30 di ieri pomeriggio l’80% del materiale franoso a Gallivaggio è finalmente sceso a valle: da giovedì scorso la sorte dei 5mila metri cubi di roccia, in bilico sul versante sopra al luogo di culto e alla strada statale 36 dal 13 aprile scorso, aveva causato notevole preoccupazione tra gli amministratori, i tecnici e i cittadini. Negli ultimi giorni la frana aveva infatti aumentato notevolmente la propria velocità, passando da pochi millimetri quotidiani ai 60 registrati, in alcuni punti, nella mattinata di ieri. Il crollo era stato ampiamente previsto dai tecnici di Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale – costantemente impegnati, in questi giorni, nel monitoraggio del fronte franoso.

Frana di Gallivaggio (Orlandi)
Frana di Gallivaggio (Orlandi)

La carreggiata  continuerà a rimanere chiusa al traffico e i collegamenti con il fondovalle saranno garantiti, come nei giorni scorsi, dal sentiero Spluga, percorribile unicamente a piedi. Dal sorvolo effettuato in elicottero nei minuti immediatamente successivi alla caduta della frana si è potuto verificare che, fortunatamente, non vi sono stati - se non in maniera molto lieve - danni alla viabilità della sottostante strada statale 36. Anche i frammenti di roccia che hanno colpito il santuario della Madonna di Gallivaggio non sembrano aver causato danni significativi. L’attività di monitoraggio proseguirà incessantemente per tutta la giornata di oggi in modo di verificare la stabilità dei nuovi fronti rocciosi, venuti alla luce a seguito del collasso di parte della parete.