
Non sono cadute nel vuoto le parole di don Giusto Della Valle (nella foto) che, in maniera provocatoria, aveva invitato le famiglie comasche che avevano diritto a un alloggio pubblico e non se lo vedevano assegnare ad occuparne uno. La Sicet-Cisl, il sindacato degli inquilini, ha invitato il Comune di Como a convocare al più presto un tavolo di confronto perché "nessuna casa deve essere senza persone e nessuna persona senza una casa".
"L’intervento di Don Giusto ha avuto certamente il merito, con i suoi toni forti, di innescare una discussione sul tema dell’emergenza e dell’esclusione abitativa a Como che non può e non deve chiudersi nello spazio di qualche giorno - spiegano - La ripresa degli sfratti dopo la sospensione del periodo Covid-19, l’azzeramento dei contributi statali e regionali per il sostegno all’affitto, la rilevante riduzione di tutti gli altri contributi, la continua erosione dei salari a causa dell’inflazione, la precarizzazione del lavoro, la cancellazione del reddito di cittadinanza, sono tutti fattori che hanno ricadute importanti sulle possibilità di accesso ad un sistema abitativo che negli ultimi anni si è caratterizzato, sul versante privato, con un aumento esponenziale e inarrivabile degli affitti e, sul versante pubblico, con una costante riduzione dell’offerta di case popolari e politiche di abbandono del patrimonio edilizio". Da qui la richiesta di incrementare l’offerta di alloggi a canone sociale. "A Como occorre invertire la rotta per dare una risposta alle tante emergenze sociali, intervenendo sul mercato privato per contenere la speculazione e ridurre gli affitti". Ro.Ca.