REDAZIONE SONDRIO

"Egregio sig. Preside Foresti le scrivo dal fronte"

"Ben volentieri rivedrei lei che, se lo lasci dire, sento legato a me da un affetto quasi paterno; ben volentieri rivedrei le aule e i banchi, ove volò il più bel periodo della mia giovinezza". La data in calce è quella del 22 giugno 1917, ma le parole affidate dal bresciano Carlo Cardone alla missiva indirizzata al preside del suo istituto potrebbero essere più o meno le stesse scritte da qualunque soldato al fronte, 100 anni fa sulle Alpi come oggi. "Sono storie universali", spiega Luca Guerra, docente di storia e filosofia dell’istituto “Lunardi“, curatore della mostra “Egregio sig. Preside, le scrivo dal fronte“. Dopo esser stata ospitata nella biblioteca comunale di Rezzato, dal 15 al 30 marzo la mostra sarà in Fondazione Civiltà Brescia (vicolo San Giuseppe, 5 a Brescia) dove saranno esposte cartoline e lettere inviate dal fronte durante la Prima Guerra Mondiale dagli studenti del Regio Istituto Tecnico Tartaglia di Brescia al loro preside Arnaldo Foresti, allievo di Giosuè Carducci. Alle lettere, Guerra ci è arrivato quasi per caso, grazie alla famiglia Prandelli di Lumezzane che gli ha dato in custodia una scatola di cartone contenente 200 tra lettere e cartoline. Altro prezioso materiale è stato ritrovato negli archivi del “Tartaglia“, dove lo stesso Foresti aveva creato uno schedario, con materiale utilizzato per il discorso di commemorazione dei ragazzi caduti. F.P.