Davide Conforto ucciso dal nipote: “Un ragazzo fragile, rabbia inspiegabile"

Tragedia a Poggiridenti, il ventiquattrenne in carcere per omicidio volontario descritto come un giovane che non farebbe mai del male. Oggi l’interrogatorio

La vittima Davide Conforto (Ansa-Anp)

La vittima Davide Conforto (Ansa-Anp)

Poggiridenti (Sondrio) – «Un ragazzo molto fragile, estremamente introverso. Viveva nel suo mondo, ma non avrebbe mai fatto male neanche a una mosca. Però si sa, quelli così poi se esplodono, ne fanno una ma la fanno grossa". È la descrizione che di Luca Iannello fanno alcuni amici che lo conoscono bene. Luca, 24 anni, è da ieri mattina in carcere di Sondrio dopo essere stato arrestato per omicidio volontario dello zio materno, Davide Conforto. Lo ha ucciso nel pomeriggio di sabato nella grande casa di via Masoni a Poggiridenti dove l’uomo, 62 anni, viveva da solo in modo piuttosto alternativo in quella che più che un’abitazione pareva una tana, tra vecchi mobili impolverati e oggetti di ogni tipo sparsi dappertutto. Stamane in carcere si terrà l’interrogatorio di convalida dell’arresto, mentre le indagini proseguono per approfondire la dinamica del delitto e chiarire il movente.

Che rapporto c’era tra zio e nipote? Che cosa ha scatenato la furia di Luca per farlo arrivare ad uccidere lo zio con un coltello da cucina? Soprattutto, in che condizioni si trovavano nipote e zio al culmine della lite? Il ragazzo potrebbe avere agito alterato dall’assunzione di qualche sostanza? Di certo c’è che Luca Iannello dopo l’omicidio ha vagato per diverse ore, prima di chiamare il 112 affermando di volersi costituire. I carabinieri della stazione di Ponte in Valtellina, i primi a giungere sul posto, lo hanno trovato ad attenderli nel giardino dell’abitazione dello zio.

Poche e confuse affermazioni. Che cosa sia successo lo spiegheranno forse Luca già oggi e l’esame autoptico sulla salma che sarà effettuato nelle prossime ore. Intanto da quando si è diffusa la notizia della tragica fine di Davide Conforto sul web si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio e le foto di chi ha conosciuto e frequentato l’uomo, definito "un pacifico e pacifista, intelligente ai limiti del visionario", amante della musica che componeva e suonava pure e delle compagnie, spesso anche di persone molto più giovani di lui ma che con lui condividevano le medesime passioni.