Dalla caccia a Matteo Messina Denaro alle montagne della Valtellina. È lungo e articolato il curriculum del colonnello Giuseppe Bivona (primo a sinistra col maggiore Issenmann), neo comandante provinciale dei carabinieri di Sondrio. Nato a Pescara nel 1969, nei propri precedenti di servizio ha 15 anni trascorsi in Sicilia – tra cui, appunto, come comandante della Compagnia carabinieri di Castelvetrano – con incarichi prevalentemente investigativi e antimafia.
"Una realtà completamente diversa da quella di Sondrio – ha osservato – Questo non significa che qui non vi siano situazioni da attenzionare: oggi può succedere di tutto in qualsiasi momento e in qualsiasi posto". "Da quel che ho osservato finora, direi che in provincia di Sondrio la situazione della sicurezza pubblica non sia allarmante – ha continuato il colonnello Bivona – Ma non esistono zone in assoluto tranquille o sicure, esiste soltanto la possibilità di fare il massimo perché i reati non accadano".
Da qui l’obiettivo dichiarato di proseguire con una polizia di tipo preventivo con controlli specifici "su un territorio complicato anche come collegamenti, ma lo è tanto per noi, quanto per chi delinque…". Il neo comandante provinciale ha presentato anche il maggiore Marco Issenmann, nuova guida della Compagnia carabinieri di Sondrio, che subentra al maggiore Nicola Saverio Leone, il quale resterà in servizio in Valle come comandante del Nucleo investigativo provinciale, ruolo finora vacante. E se per il colonnello Bivona questa rappresenta "la prima esperienza in assoluto nel Nord Italia", altrettanto non si può dire per Issenmann, che a parte una parentesi a Sassari, ha spesso operato in zone di montagna, tra cui la vicina Val Camonica. Giunge dalla Compagnia Cc di Silandro, in Alto Adige.