FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Sondrio, la sicurezza divide il Consiglio: dopo l’allarme baby gang la destra chiede l’Esercito in città ma la sinistra rifiuta

Gli episodi di microcriminalità preoccupano l’ala meloniana della sezione sondriese: “Chiediamo ordine e sicurezza”. Ma Sondrio democratica non ci sta

I meloniani in Comune: “Per noi non sarebbe da escludere l’intervento dell’Esercito”. Ma Sondrio democratica avanza altre soluzioni

I meloniani in Comune: “Per noi non sarebbe da escludere l’intervento dell’Esercito”. Ma Sondrio democratica avanza altre soluzioni

Sondrio, 6 agosto 2024 – Sondrio non è più “l’isola felice” di qualche anno fa, anche nel capoluogo si intensificano gli episodi di microcriminalità. Ma quali le soluzioni a questa problematica? Destra e sinistra hanno posizioni divergenti. La sezione sondriese di Fratelli d’Italia, presente nella maggioranza del Comune, “esprime preoccupazione per le ripetute azioni violente di microcriminalità commesse nei giorni scorsi, alla Piastra, alla stazione dei bus e presso l’area Carini, da baby gang composte prevalentemente da giovani immigrati di seconda generazione. Episodi che destano sgomento e preoccupazione nella cittadinanza.

I nostri rappresentanti lavoreranno affinché la Giunta comunale, nell’ambito del recente accordo sulla sicurezza sottoscritto in Prefettura e al regolamento di Polizia Urbana, unisca agli undici punti previsti il “Daspo urbano”, così come hanno recentemente deliberato anche la giunta del Comune di Brescia e altri 70 capoluoghi. Chiediamo ai componenti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Roberto Bolognesi, un intervento incisivo prima che Sondrio diventi ostaggio di balordi. Per noi non sarebbe da escludere l’intervento dell’Esercito”.

Di diverso parere il capogruppo di Sondrio democratica, Francesco Bettinelli: “Certo, bisogna sollecitare controlli e assicurare a tutti i sondriesi la sicurezza e la tranquillità di cui tutti hanno diritto, ma prima di invocare l’Esercito credo sia il caso di lavorare, progettare, investire, educare e fare comunità. Sono tutte cose che può fare il Comune, e che noi sollecitiamo da sempre in diverse forme e ambiti”.