Buglio in Monte (Sondrio) – Un’altra vittima fra i cercatori di funghi, in Valtellina. La settima, per la precisione, da quando la stagione è iniziata. Un’autentica strage dopo gli episodi drammatici precedenti avvenuti a Caiolo, Colorina, Talamona, Tartano, Rasura e Cosio Valtellino.
Ieri, nel primo pomeriggio, a morire, stavolta nei boschi delle alpi Retiche, è stato Lino Codazzi, 67 anni, residente a Buglio in Monte.
L’incidente è avvenuto sotto le baite della località Prato Melè, a quota circa 900 metri. La dinamica è del tutto simile a quella di tante altre disgrazie sui monti della provincia di Sondrio. L’escursione nel bosco a cercare i preziosi porcini - in un periodo in cui se ne trovano tanti sulle Retiche, come pure sulle alpi Orobie -, poi un piede messo in fallo in una zona particolarmente impervia, la caduta nel vuoto per decine di metri in un burrone e la morte.
Quando gli uomini del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna, con i militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sondrio e i Vigili del fuoco del distaccamento di Morbegno sono riusciti con i sanitari di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza) a raggiungere il luogo dell’incidente, per Codazzi - sposato, separato e con figli - non c’era purtroppo più nulla da fare.
«Un esperto cercatore di funghi – spiega il sindaco, Walter Sterlocchi – da quando in pensione, dopo il lavoro come operaio edile, ci andava spesso e li portava, talvolta, al suo amico del ristorante da Zep di Morbegno". I carabinieri di Ardenno hanno informato la Procura di Sondrio di quanto successo.