Al terribile bostrico tipografo, il coleottero che sta divorando interi boschi con effetti devastanti, lo accomuna il fatto di non avere confini tra il patrimonio forestale che sta al di qua e quello che sta al di là del confine tra Italia e Svizzera. Nasce proprio con l’obiettivo di una gestione sostenibile e condivisa delle foreste tra la Valtellina e la Valposchiavo InFORM, ovvero INnovative FORest Management, iniziativa finanziata dal Programma Interreg VI-A Italia–Svizzera 2021–2027. Ieri la presentazione nella sede della Comunità Montana Valtellina di Tirano, ente capofila per la parte italiana, alla presenza anche dei rappresentanti dei partner svizzeri del progetto tra cui il Comune di Poschiavo, il Comune di Brusio, l’Ufficio Forestale del Cantone dei Grigioni, oltre all’Associazione Ambiente Valtellina e ISFOL – Istruttori Forestali Lombardi. Punto di partenza: il bosco è un patrimonio da tutelare, ma anche uno spazio di lavoro. Soltanto curandolo, infatti, gli si può garantire un futuro. Poggia proprio sul valore strategico della gestione forestale come pilastro per uno sviluppo sostenibile dell’arco alpino il progetto InFORM, durata di 30 mesi e budget complessivo di circa 1,8 milioni di euro, che mira a questo obiettivo mediante tre direttrici strategiche. "Con INFORM, costruiamo una rete di cooperazione reale tra territori alpini che condividono risorse, problematiche e prospettive comuni – ha sintetizzato la presidente della CM di Tirano Giordana Caelli –. È un progetto che guarda al futuro e che dimostra come l’ambiente possa diventare leva di sviluppo e coesione tra comunità diverse, ma unite dalla stessa montagna". INFORM è cofinanziato dall’Unione Europea (FESR), dallo Stato Italiano, dalla Confederazione Elvetica e dai Cantoni svizzeri coinvolti. S.B.
CronacaBoschi al confine. Gestione con la Svizzera