MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Violenza contro le donne, l’associazione Aevv passa il confine: una sede in Svizzera

Sondrio, l’imprenditore Santucci apre un nuovo sportello. Il sodalizio è nato nel ricordo della mamma Domenica, che fuggì da un marito violento

Massimo Santucci di 54 anni fondatore dell’associazione Aevv ha anche incontrato il Papa al quale ha parlato del suo progetto

Sondrio – “Dopo l’esperienza di Cino, in Valtellina, dove ero il presidente dell’Aevv dell’amico Paolo Di Gregorio, ho fondato in Svizzera, dove vivo e lavoro, l’Aevv con sede operativa anche a Massa Carrara la città di cui sono originario. La mia Associazione europea vittime di violenza ha già sedi pure a Laufenburg, in Germania, e a Odessa, Ucraina. Anche nella Confederazione elvetica il tema della violenza alle donne è un problema molto sentito. Ma è affrontato in modo assai differente. La donna che denuncia viene sostenuta finanziariamente e subito inserita nell’ambito lavorativo per renderla immediatamente autonoma e senza portarle via i figli". 

A parlare è Massimo Santucci, 54 anni, imprenditore, ex assessore ai Servizi sociali: mercoledì ha presentato il progetto al Papa. "La decisione di fondare un’associazione che si prenda cura delle donne maltrattate è nel ricordo di mia mamma Domenica - racconta Santucci -. Abitavamo in Toscana, era stanca di subire, il papà era violento con lei. Aveva il vizio del gioco d’azzardo e del bere. Finché mamma, stanca di subire, un giorno decise di scappare da casa e mi portò da una zia che abitava in provincia di Bergamo. Avevo 11 anni. Nell’attesa di avere un passaporto dal Tribunale dei minori di Milano, passano 3 anni e raggiungo mamma Domenica che si era rifugiata in Svizzera dove mio padre non avrebbe potuto espatriare".

Santucci sposa il progetto di Di Gregorio, la cui figlia Sonia venne uccisa a Cino nel 2000 dal marito dal quale si stava separando e che aveva denunciato per le botte, ma poi i due si dividono: "A Cino avrebbe dovuto nascere, in un’ex scuola, un Centro in cui fare anche della formazione professionale per gli addetti all’assistenza alle donne vittime di violenza, attraverso tavoli di lavoro ai quali fare partecipare le forze dell’ordine. Dalla prima telefonata con richiesta di aiuto. E, invece, Paolo mira a realizzare una struttura nazionale in grado di accogliere vittime provenienti dall’intera Penisola. Non mi trovo d’accordo e ho allora lasciato la guida dell’Associazione".

"La prevenzione - sostiene il presidente di Aevv, Santucci - deve nascere sin dalla giovanissima età. Anche attraverso l’organizzazione di eventi sportivi rivolti, in prevalenza, ai giovani, si può fare prevenzione. Di recente ho donato una targa agli All Blacks che hanno promosso una manifestazione alla Piccola Opera di Traona per sensibilizzare i ragazzi alla non violenza alle donne".