
Alt all’abbandono dei versanti. C’è “Restanza agricola”. Così si rilancia la Valtellina
SONDRIO
Un progetto per evitare lo spopolamento della Valtellina. L’abbandono delle aree rurali e l’abbandono dei terreni agricoli rappresentano un trend negativo che può mettere a rischio il patrimonio umano, ambientale e culturale valtellinese. Per contrastare questa dinamica Sol.Co. Sondrio, in partenariato con 7 cooperative della provincia, avvia il progetto "Restanza Agricola Valtellina" finanziato da Fondazione Cariplo con il bando Ruralis 2023.
Un titolo evocativo e già programmatico: con il termine restanza, infatti, ci si riferisce all’atteggiamento di chi nonostante le difficoltà e sulla spinta del desiderio, resta nella propria terra d’origine, con intenti propositivi e iniziative di rinnovamento: un insieme di resistenza, di tenacia e di flessibilità nell’affrontare le difficoltà, senza rassegnazione. Le Coop Elianto, Il Gabbiano, Intrecci, Larius, La Quercia e Solares prevedono il recupero di terreni incolti per un’area pari a circa 25.000 metri quadrati, dove realizzeranno coltivazioni diverse sia pluriennali quali vite e piccoli frutti, sia annuali quali mais, fagioli e ortaggi. Sarà costantemente promossa la biodiversità, valorizzando anche varietà storiche o attualmente in disuso, ma sempre utilizzando metodologie colturali moderne, agroecologiche, rispondenti ai principi di produttività, sostenibilità, stabilità, ed equità. Inoltre si punterà a rendere fruibile turisticamente il paesaggio coltivato a vite e ortofrutta e a sviluppare con i prodotti agricoli un’offerta di turismo esperienziale. Le coop partner prevedono di creare progetti di inserimento lavorativo e nuove postazioni di lavoro per persone svantaggiate.
"Con Restanza Agricola Valtellina - sottolinea Marco Dell’Acqua, presidente Fondazione Pro Valtellina e membro della Commissione centrale di beneficenza di Fondazione Cariplo – diamo continuità all’esperienza di Sottosopra: come Fondazione Cariplo avevamo sostenuto il primo progetto con 350 mila euro e ora questo, sul bando Ruralis, con 250mila. Partiamo dall’agricoltura, alla quale il nostro territorio è vocato, per arrivare al turismo esperienziale e offrire inclusione e inserimento lavorativo per persone svantaggiate". In 30 anni, Fondazione Cariplo ha reso possibile la realizzazione di oltre 37.700 progetti donando quasi 4 miliardi.Fulvio D’Eri