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Tumore al seno: in salita il tasso di guarigione. Quali restano i più difficili da curare

Progresso nelle terapie, dialogo più approfondito fra gli specialisti, ruolo della prevenzione: i motivi del miglioramento

Tumore al seno: in salita il tasso di guarigione. Quali restano i più difficili da curare

Buone notizie sul fronte di una delle patologie più diffuse e temute dalle donne italiane. Anche il tumore del seno metastatico è sempre più curabile: si allunga la sopravvivenza, si riduce il tasso di mortalità, aumenta per alcuni sottogruppi di tumore la frazione di guarigione, cioé la percentuale di donne che superano la malattia, passata dal 4.1% del 1975 a quasi l'attuale 20%. Un importante avanzamento confermato anche da una recente pubblicazione sull'International Journal of Cancer che riporta i dati americani su incidenza e mortalità dei tumori negli Stati Uniti in sensibile miglioramento: ipotizzabile un andamento speculare anche in contesti europei, Italia compresa.

I motivi del progresso

Questi traguardi sono resi possibili oggi da diversi fattori: anticipazione diagnostica, grazie a esami di imaging sempre più accurati, profilazione del tumore da un punto di vista biologico e molecolare, approccio multidisciplinare alla malattia, dialogo sempre più stretto fra anatomopatologo e clinico, informazioni che si traducono nella scelta di terapie di sempre maggiore 'precisione', dunque di maggiore efficacia. Generalmente migliorata la curabilità della gran parte dei tumori del seno, i maggior benefici in termini di frazione di guaribilità, si registrano soprattutto per i tumori del seno HER2+ e per i tumori con espressione dei recettori ormonali.

I nemici più ostici

Restano di più difficile cura i tumori del seno triplo negativo, i più aggressivi, sebbene in caso di malattia mutata per il gene BRCA oggi, rispetto alla sola chemio del passato, si disponga di terapia mirate, quali i PARP inibitori e i nuovissimi farmaci ADC (Antibody Drug Comiugate), super intelligenti. Sono alcuni punti affrontati nel Simposio "2022 Carcinoma mammario metastatico: quali novita'", in corso oggi, giovedì 13 ottobre, a Roma in occasione della Giornata Nazionale del tumore mammario metastatico.

Le cifre in Italia

"Circa 37.000 donne in Italia vengono curate per un carcinoma mammario metastatico - spiega Stefania Gori, direttore del Dipartimento oncologico Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella e presidente di Rete oncologica pazienti Italia, l'associazione promotrice del seminario -. All'interno di questa malattia sono oggi identificabili diversi sottogruppi di malattia con caratteristiche molecolari differenti (malattia HER2-low, malattia HER2-positiva, malattia triplo-negativa e malattia con recettori ormonali positivi/HER2-negativa, malattia insorta in donne portatrici di mutazioni dei geni BRCA1/2). Le indicazioni terapeutiche sono differenti in ogni sottogruppo e quindi ad ogni singola paziente verrà prescritto il trattamento piu' adeguato. E' pertanto necessario - chiude Gori - al momento della ricomparsa della malattia effettuare, se possibile, una biopsia per avere informazioni istologiche e molecolari che permettano una terapia efficace; effettuare una valutazione dell'estensione della malattia metastatica per valutare eventuale altri trattamenti antitumorali (radioterapia, per esempio) e eventuali terapie mirate alle metastasi ossee, se presenti; valutare l'eventuale inserimento della paziente in studi clinici".