
Continua senza sosta l’attività di ricerca scientifica contro i tumori infantili
Monza – Genomica e medicina di precisione sono le linee guida della ricerca che si svolgerà nel nuovo centro alle spalle del San Gerardo. Attraverso le più aggiornate tecniche molecolari, la Fondazione Tettamanti esegue gratuitamente le indagini genetiche sui bambini leucemici di tutti i centri di cura italiani dell’Associazione italiana ematologia e oncologia pediatrica (Aieop), eseguendo negli oltre 400 bambini e adolescenti l’anno con diagnosi di leucemia linfoblastica acuta (Lla) le indagini molecolari necessarie per i protocolli di terapia.
La sequenza del Dna descrive il “passaporto genetico” di ogni bimbo con la leucemia e aiuta a comprendere i meccanismi della malattia, permette di personalizzare le terapie per ogni paziente e monitorare meglio le cure. I geni malati possono essere neutralizzati con farmaci “intelligenti” che colpiscono solo le cellule malate rendendo le cure sempre più efficaci e meno tossiche. Terapie più all’avanguardia utilizzano le cellule del sistema di difesa (linfociti T) del paziente o di un donatore: vengono geneticamente modificate, così da diventare un “radar”, per colpire la cellula leucemica. Si chiamano “Car-T” e insieme agli anticorpi sono la rivoluzione della terapia contro leucemie e linfomi.
L’attività di ricerca del Centro Tettamanti si avvale del laboratorio di terapia genica “Stefano Verri”, una delle prime Cell Factory autorizzata in Italia nel 2007 per la produzione di prodotti cellulari e geneticamente modificati. I ricercatori della Fondazione Tettamanti hanno messo a punto una versione evoluta delle cellule Car-T che, a differenza di quelle già disponibili, sono prodotte a partire dal sangue di un donatore sano, grazie a un processo dieci volte meno costoso, più semplice e meno invasivo. Il Centro Tettamanti, specializzato nel campo della ricerca su leucemie ed emopatie infantili, malattie rare e metaboliche, lavora a quattro mani con il Centro Maria Letizia Verga. Coordina il lavoro di 38 persone tra ricercatori e studenti di dottorato e 19 tecnici e biologi. I ricercatori della Fondazione hanno contribuito alla pubblicazione di oltre 1.300 articoli su riviste scientifiche internazionali.