
Il bruxismo si manifesta principalmente durante il sonno
Usura dei denti, dolore alla mandibola, mal di testa. Sono le principali conseguenze del bruxismo, l'atto involontario di serrare e digrignare i denti durante il sonno. Un disturbo - dietro cui si cela principalmente un disagio psicologico - in grande aumento di questi tempi per l'ansia sempre più diffusa, legata all'emergenza sanitaria. Ma c'è una buona notizia: grazie a semplici esercizi da eseguire in autonomia è possibile ottenere sensibili miglioramenti. “Digrignare i denti può causare notevoli danni al nostro organismo – sottolinea Giuseppe Cicero, odontoiatra a Roma e docente all'Università europea di Madrid -. Stress e tensione fanno aumentare la circolazione sanguigna nelle aree del cervello che presiedono alle reazioni istintive e al sistema di attivazione del ritmo sonno-veglia. Il bruxismo, sintomo di questo processo, può essere causato, in misura minore, anche dal cattivo posizionamento delle arcate dentali, definito malocclusione ”.
LE MANIFESTAZIONI
La diagnosi precoce è fondamentale, ma quali sono le manifestazioni precise? “Solitamente - sottolinea Cicero - al risveglio le mascelle sono indolenzite e i denti fanno male. Questi i sintomi di un incipiente bruxismo. In condizioni normali i denti dovrebbero toccarsi solo quando si mastica o si deglutisce, cioè per non più di una mezz’ora al giorno. Nei casi più gravi di bruxismo, invece, le arcate dentarie arrivano a stare in contatto fino a 8-10 ore su 24". “È molto importante trovare un rimedio prima possibile – aggiunge Piero Cascone, primario di chirurgia maxillo facciale del Policlinico Umberto I di Roma – tenendo conto che il bruxismo può manifestarsi anche in giovanissima età. Obiettivo delle terapie è evitare che il sovraccarico funzionale delle strutture preposte ai movimenti mandibolari causi danni irreversibili. Troppo spesso mi trovo a dover ricostruire articolazioni temporo-mandibolari compromesse da lunghi periodi di stress funzionali. Quando compaiono limitazioni dell’apertura della bocca, rumori di crepito articolari, dolori di testa e cervicali è opportuno rivolgersi subito a uno specialista”.
LA TERAPIA
Non esiste una terapia farmacologica specifica per il bruxismo. Un rimedio molto utilizzato è il bite, una mascherina posta fra le due arcate per proteggere i denti, modellata dal dentista su ciascun paziente. Un recente approccio basato proprio sulla correlazione tra ansia e bruxismo, consiglia di dedicarsi a tecniche di rilassamento come la meditazione. Proprio da qui nasce lo 'yoga della bocca', per scaricare lo stress e combattere i primi sintomi. “Lo scopo – conclude Cicero - è inibire l’automatismo che induce al digrignamento e rilassare la muscolatura”.
GLI STEP
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Evitare durante il giorno di tenere i denti a stretto contatto, lasciando la mandibola 'morbida'.
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Tenere dolcemente tra i denti una guarnizione di silicone, come una piccola caramella che non si consuma, cercando di non morderla. La guarnizione funge da separatore delle arcate, evitando di farle serrare involontariamente
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Rilassare la muscolatura della mandibola. Posizionare la lingua sul palato. Mantenere le labbra socchiuse, i denti separati di un centimetro. Fare piccoli movimenti di apertura e chiusura all'interno del centimetro per 20 volte.
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Posizionare la lingua tra i denti delicatamente, riempiendo tutto lo spazio tra le due arcate (compresa la zona dei molari), mordicchiare dolcemente la lingua senza farsi male (10 morsetti seguiti da 15 secondi di riposo).