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Piano anti randagismo: i tre punti chiave

“Il Piano, in continuità con il precedente, prevede tre punti fermi: prevenzione del randagismo, contenimento ed educazione sanitaria” ha sottolineato Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia)

Il controllo del microchip di un cane

“Il Piano, in continuità con il precedente, prevede tre punti fermi: prevenzione del randagismo, contenimento ed educazione sanitaria” ha sottolineato Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia), relatrice del provvedimento, che ha indicato gli obiettivi del documento: “garantire la salute pubblica dei cittadini e la tutela degli animali d’affezione attraverso il controllo sanitario degli animali randagi; controllare l’aumento dei randagi attraverso campagne di sterilizzazione, educare a una corretta relazione uomo-animale e promuovere un’etica del rispetto verso gli animali; incentivare l’iscrizione all’Anagrafe degli Animali d’Affezione (SINAC) e favorire il possesso consapevole; ridurre gli abbandoni e i maltrattamenti e degli animali; rafforzare la presenza sul territorio di strutture sanitarie dedicate agli animali e favorirne la conoscenza tra i proprietari”.

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