Monza – Quel click o quel video potrebbero diventare molto pericolosi. Sia per l’uomo sia per l’animale. Eppure anche al Parco di Monza ormai c’è la triste abitudine di cercare di rubare un selfie insieme agli scoiattoli che, nei pressi dei Giardini Reali, si sono abituati all’uomo. Tante le foto e i video di chi si mette in mano qualche noce e si fa riprendere mentre lo scoiattolo le afferra. Foto e video puntualmente condivise sui social ma che, come ricorda l’Ente nazionale protezione animali, potrebbero diventare molto pericolose. Un discorso che, naturalmente, vale per tutti gli animali selvatici, così che l’Enpa ha lanciato una campagna #NoSelfieConSelvatici.
Un’iniziativa che nasce dall’esigenza di mettere fine all’abitudine di farsi immortalare vicino ad animali selvatici, molte volte denutriti e indifesi: questa estate vittime sono stati tantissimi animali dai cinghiali in spiaggia ai cigni al mare, dalle oche ai cervi nei parchi. Da qui la decisione di realizzare un video e di mostrare quali atteggiamento non adottare e soprattutto spiegare perché quel click non va bene. "Inseguire, braccare un selvatico per fotografarlo è un comportamento che provoca stress e disorientamento nell’animale e costituisce un reato - riferisce Giorgio Riva, presidente dell’Enpa di Monza . L’ufficio legale dell’Enpa nazionale ha già denunciato diverse persone per aver inseguito in auto orsi o lupi. Ci sono poi i selfie che mettono a rischio la vita degli animali perché li rendono confidenti. È il caso, ad esempio, delle foto con volpi o daini: per avvicinarli spesso viene usato del cibo e questo contatto può mettere seriamente in pericolo la loro sopravvivenza rendendoli confidenti. Confidenza che può rivelarsi fatale se ad approcciarli è magari un cacciatore o comunque una persona che ha cattive intenzioni".
Una confidenza che ormai nel Parco di Monza è diventata abitudine, abbinata spesso al non rispetto delle regole con proprietari di cani che, proprio in presenza di animali selvatici, liberano il loro amico a quattro zampe che insegue e qualche volta azzanna (anche a morte) gli scoiattoli o altri selvatici. "Il disturbo e il foraggiamento degli animali selvatici è vietato dalle direttive europee e dalla legge nazionale 157 del 1992, essendo la fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato, e rigorosamente protetta", riferiscono.