Crisi di governo, Draghi ottiene la fiducia ma la maggioranza non c'è più

Domani l'annuncio alla Camera e poi la salita al Quirinale per rassegnare quelle dimissioni che Mattarella questa volta dovrà accettare

Mario Draghi ottiene la fiducia al Senato (95 sì vs 38 no) ma è una fiducia amputata: Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle, forze di maggioranza, non hanno partecipato al voto. Si avvia a una conclusione la crisi politica che si era aperta con il mancato voto dei grillini al Dl Aiuti e le dimissioni del premier respinte da Mattarella la scorsa settimana: il governo Draghi è a fine corsa. Domani il premier è atteso alla Camera, dove comunicherà nuove dimissioni, stavolta definitive. A quel punto il capo dello Stato non potrà fare altro che sciogliere le Camere e con i partiti che guardano già al 2 ottobre prossimo come data del prossimo voto. 

Draghi si dimette: cosa succederà?

Mario Draghi
Mario Draghi

La giornata in pillole

Stamani Draghi ha fatto le sue comunicazioni in Senato, come chiesto dal capo dello Stato. Nel suo discorso ha parlato del lavoro svolto in questi mesi e lanciato un appello ai partiti affinché venisse "ricostruito il patto di maggioranza", una maggioranza che non sia "di facciata". L'intervento è stato accolto dagli applausi di Pd e Italia Viva e dal gelo del Movimento 5 Stelle e della Lega. Fischi di Fratelli d'Italia. Il successivo dibattito a Palazzo Madama conferma che la strada per salvare l'esecutivo è tutta in salita: il centrodestra di governo si dice infatti disposto solo a un Draghi bis senza il Movimento 5 Stelle, soluzione che il premier esclude, mentre i 5 Stelle ripropongono le vecchie condizioni. Il premier replica chiedendo la fiducia su una risoluzione di Pierferdinando Casini (in cui si approvano le comunicazioni del presidente). Dietro le quinte prova a sbrogliare la matassa Mattarella, che sente al telefono Salvini e BerlusconiLetta e Speranza incontrano Giuseppe Conte. Ma anche gli ultimi tentativi di mediazione sono un flop. Candiani per il Carroccio, Bernini per Forza Italia e Castellone per il Movimento annunciano: non voteremo. Ora il premier si avvia  a rassegnare le dimissioni al presidente della Repubblica, stavolta definitive. Non salirà però al Colle stasera, come era sembrato in un primo momento, ma domani dopo il voto alla Camera: in ogni caso, la strada verso nuove elezioni pare imboccata. 

Il centrodestra: Draghi bis senza 5 Stelle o elezioni?

Nel dibattito parlamentare si consuma lo strappo della Lega con Massimiliano Romeo che in Aula lancia un aut aut: o un "governo profondamente rinnovato", alla luce della "nuova maggioranza, quella del 14 luglio", dunque senza Cinque Stelle, oppure elezioni. Forza Italia è al fianco del Carroccio: ne nasce una risoluzione comune. Ma Draghi esclude un bis e chiede la fiducia sul suo discorso, senza cambiarlo di una virgola. Le dichiarazioni di voto di Candiani (Salvini non parla, come previsto) e Bernini sono coerenti con la linea annunciata: leghisti e forzisti lasciano l'Aula, negando la fiducia al premier. 

M5S: togliamo il disturbo

Durante la discussione in Senato, per il Movimento 5 Stelle parla Ettore Licheri: "Serve un cambio di passo - ha detto in senatore pentastellato -. A differenza della Lega il Movimento non chiede poltrone ma risposte", sui famosi 9 punti elencati da Giuseppe Conte. Nella sua replica il premier non fa nessun accesso alle rivendicazioni grilline se non per ribadire che reddito di cittadinanza e Superbonus vanno rivisti, e a niente servono i tentativi di mediazione di Enrico Letta e Roberta Speranza con presidente dei pentastellati, Giuseppe Conte. Nelle dichiarazioni di voto, Mariolina Castellone conclude: "Non partecipiamo al voto di fiducia, togliamo il disturbo". 

Il discorso di Draghi in Senato / Il testo integrale

Petrocelli e Dessì, senatori in Nicaragua mentre parla Draghi. La frecciata di Casini

Pd: follia. Le reazioni in maggioranza 

Non si fanno attendere le reazioni delle forze politiche che hanno confermato l'appoggio a Draghi. Per Enrico Letta il mancato voto degli alleati di governo è stata una "follia". Da oggi il Partito democratico si prepara alla campagna elettorale, con la consapevolezza che "l'Italia è migliore del Parlamento". Luigi Di Maio (Insieme per il Futuro) piange il fallimento della politica ("Per l'Italia è una pagina nera"), mentre Carlo Calenda (Azione) punta il dito contro "cialtroni populisti hanno mandato a casa l'italiano più illustre". "Come ho detto al Senato da domani nulla sarà più come prima - twitta Matteo Renzi (Italia Viva) - Ma oggi c'è da dire solo grazie a Mario Draghi. Orgogliosi di averlo voluto contro tutto e contro tutti".

La crisi minuto per minuto

20.34 Fiducia amputata Mario Draghi ottiene la fiducia al Senato (95 sì vs 38 no) ma è una fiducia amputata.

19.38 Gelmini lascia Forza Italia Primi scossoni conseguenti alla crisi governativa in atto. Maria Stella Gelmini ha appena annucniato di lasciare Forza Italia dopo la decisione di non votare la fiducia al governo Draghi: "Ha voltato le spalle agli italiani".

19.23 Appello nominale Intanto al Senato è iniziala la "chiama" per l'appello nominale con il Movimento 5 Stelle che però resta in aula per garantire il numero legale.

19.00 Maria Domenica Castellone, Movimento 5 Stelle "Altri partiti non hanno votato la fiducia su alcuni decreti, ma perché si crea una crisi solo sulla nostra posizione?". E ancora: "Il suo delegittimare il Parlamento, dire che il reddito di cittadinanza fa rima con scansafatiche è un insulto a chi fatica a vivere senza quel sostegno". Quibndi l'attacco agli alleati di Govenro: "Le posizioni di alcuni partiti di maggioranza ci confermano che il problema siamo noi: noi togliamo il disturbo, ma continueremo le nostre battaglie". I grillini confermano la non partecipazione al voto.

18.47 Stefano Candiani, Lega Il senatore leghista ha cominciato con un attacco al ministro Di Maio "che è riuscito a tradire pure se stesso". L'attacco al Parlamento "composto da tantissimi cambiacasacca". Poi il messaggio a Draghi: "Abbiamo preso nota al suo messaggio ma questo è un Parlamento non è in grado di dare stabilità al Paese. Il problema non è lei ma alcuni partiti della maggioranza che la sostengono". E ancora: "Noi presidente avevamo presentato una risoluzione nella quale la lega si dicevas dispoinibile a continuare ma con un governo rinnovato. Spiace che questo non venga stato accettato e per questo non parteciperemo alla votazione della fiducia sulla risoluzione del senatore Casini".

18.36 Anna Maria Bernini, Forza Italia "Abbiamo ascoltato il suo discorso con un sentimento di speranza e fiducia. Il nostro presidente Silvio Berlusconi è stato il primo a chiedere di porre al primo posto il bene comune. Abbiamo subito compreso che il governo di unità nazionale sarebbe stato la sintesi di più realtà che avrebbero lavorato insieme". La senatrice Bernini ha ricordato al premier di "aver creduto in lei, nel suo atlantismo" fino ad ora quando "una forza politica che compone il suo governo ha deciso di strappare, rompoendo fatalmente quell'equilibrio costruito a fatica". e ancora: "Crediamo nel direttore d'orchestra, non negli orchestrali stonati. Per questo abbiamo chiesto un nuovo patto per non trovarci qui in "una fiducia al buio". Noi da parte sua abbiamo percepito un biasimo che non ci aspettavamo". 

18.26 Simona Malpezzi, Partito Democratico "Ci sono momento in cui si devono ammainare le bandiere dei partiti per il bene del Paese". Il discorso della senatrice dem ricorda l'appello dei sindaci e delle associazioni di categoria che in questi ultimi giorni hanno chiesto al governo Draghi di andare avanti per il bene del Paese. "Noi abbiamo seclto di mettere da parte alle singole esigenze di ogni partito per i bisogno del nostro Paese". E ancora: "La posta in gioco è alta: serve assumersi la responsabilità di ricostruire il quadro politico. Noi, sia chiaro, non abbiamo paura del voto ma abbiamo paura di lasciare il paese senza una guida perché gli italiani chiedono alla politica di risolvere i problemi, non di crearne altri". Il discorso della senatrice si è chiuso con l'annuncio (atteso) della fiducia del Pd.  

18.15 Loredana De Petris, Liberi e Uguali "Noi abbiamo appoggiato il suo governo perché lei prospettò impegni seri per ridare slancio al Paese, non solo l'uscita dalla pandemia. Penso ad esempio la riconversione ecologica". La senatrice ha posto poi la questione del salario minimo e del reddito di cittadinanza perché "si deve affrontare il tema della povertà". Al termine del suo discorso la senatrice De Petris ha dichiarato che voterà la fiducia.

18.05 Luca Ciriani, Fratelli d'Italia "Presidente, è dall'inizio che glielo diciamo che questa maggioranza era troppo contradditoria per andare avanti. E' giunto il momento di tirare una riga". La chiusura: "Noi non le daremo la fiducia, lo faremo senza tatticismi, a viso aperto come abbiamo sempre fatto. Lavoriamo a un nuovo governo serio e forte". 

17.57 Matteo Renzi, Italia Viva Matteo Renzi inizia attaccando i Cinque Stelle "che aprono la crisi ma non hanno il coraggio di far dimettere i propri ministri". L'ex premier ha poi ringraziato Draghi per ciò che ha fatto e ha aggiunto che voterà la fiducia. Agli "amici del Pd" Renzi ha lanciato un messaggio: "Come farete ad allearvi alle prossime elezioni puntando al campo largo?". In chiusura: "Qui si sta giocando con il fuoco".

17.49 Mattia Crucioli, Gruppo Misto Mattia Crucioli (Alternativa ma eletto nelel file del M5S) nel suo intervento ha definito il governo Draghi "un governo di comodo al servizio degli interessi della Nato e degli Stati Uniti". E ancora: "Auspichiamo che questo governo subalterno e vile si faccia da parte". Noi voteremo no a questa fiducia.

17.40 Tocca a "Insieme per il Futuro" Il senatore Primo Di Nicola sta parlando per Insieme per il Futuro, il nuovo partito di Luigi Di Maio, che si schiera per la fiducia al presidente del Consiglio. "Con lei, presidente, vogliamo continuare a ridare speranza a questo Paese".

17.35 Gli Autonomisti sono per la fiducia Con la dichiarazione degli autonomisti sono iniziate le dichiarazioni di voto. "Più di due italiani su tre le chiedono di andare avanti, per non parlare degli alleati internazionali. Posso perfettamente capire che è stufo di bandierine. Chi si vuole prendere le responsabilità di far saltare questo governo". 

17.28 Le dichiarazioni di voto sulla fiducia Dalle 17.30 inizieranno gli interventi sul voto di fiducia chiesto dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

17.13 La fiducia  Il premier ha chiuso la sua replica poichiedendo la fiducia sulla risoluzione presentata dal senatore Pierferdinando Casini che ha chiesto di dare pieno sostegno al presidente del consiglio in carica. In chiusura la presidente del Senato, Casellati, ha indetto una riunione della Capigruppo. 

17.11 Superbonus Sul superbonus il premier è stato altrettanto chiaro: "Non è un problema, il problema sono i meccanismi di cessione perchè migliaia di imprese stanno spettando i crediti. E ora bisogna tirare fuori dai pasticci quelle migliaia di imprese che si trovano in difficoltà". 

17.08 Sul reddito di cittadinanza "Il reddito di cittadinanza? E' una cosa buona ma se non funziona, va cambiato".

17.02 La replica di Draghi "Siete voi che decidete, nessuna richiesta di pieni poteri". Così il presidente del Consiglio, Mario  Draghi, in Aula al Senato. "La democrazia è parlamentare ed è la democrazia che io rispetto e in cui mi riconosco", ha messo in chiaro Draghi nella sua replica al dibattito a Palazzo Madama. Il presidente del Consiglio ha specificato che il Governo non ha voluto intervenire su questioni parlamentari come Ius soli, cannabis e Ddl Zan. Sul salario minino ha spiegato che c'è un tavolo aperte e si deciderà con le parti sociali.

16.55 Centrodestra verso una nuova risoluzione Secondo Rai News 24 sarebbe in arrivo una nuova risoluzione firmata da tutte le forze del centrodestra. Nel testo, pur restando la richiesta di una "discontinuità" nell'azione di governo, sparirebbe ogni riferimento al Movimento 5 Stelle e a una sua assenza dalla compagine governativa.

16.51 Draghi lascia Palazzo Chigi e va in Senato Il premier Mario Draghi ha lasciato Palazzo Chigi. È atteso in Senato per la replica.

16.48 M5S-centrosinistra: si cerca di ricucire Si è concluso a palazzo Madama il vertice centrosinistra-M5s sul destino del governo Draghi fra il presidente M5s Giuseppe Conte, il segretario del Pd Enrico Letta e il leader Leu-Articolo Uno Roberto Speranza. Il mini-vertice è durato circa 20 minuti. Letta e Speranza sono ora a colloquio fra loro. Conte è stato raggiunto dal ministro M5s per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà

16.41 Borse in difficoltà Il deteriorarsi della crisi di Governo impatta sui mercati e pesa su Borsa e spread. A Milano la Borsa cede l'1,29% a 21.416 punti. Un andamento tutto da imputarsi al "Delta Draghi", con gli altri listini europei molto più cauti in attesa del direttivo della Bce. Lo spread dopo la discesa del mattino, è schizzato a quota  224.

16.27 Contatti Salvini-Meloni Ci sono stati in queste ore ripetuti contatti tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini per fare il punto sugli ultimi sviluppi della crisi del governo Draghi. Lo riferiscono fonti di Fdi e Lega.

16.13 Il centrodestra tira dritto I senatori del centrodestra di governo voteranno soltanto la propria risoluzione, che chiede un "patto" per un nuovo governo, profondamente rinnovato, guidato ancora da Mario Draghi e senza il Movimento 5 Stelle. La strada, quindi, sembra farsi in salita per il futuro dell'esecutivo Draghi.

16.11 L'incontro dell'ex campo largo E' in corso un incontro al Senato fra i segretari di Pd e Leu-Articolo uno Enrico Letta e Roberto Speranza, ministro della Salute e il presidente M5s Giuseppe Conte. L'incontro avviene nelle more della sospensione dei lavori d'aula prima della replica del premier Mario Draghi.

16.08 Le mosse del centrodestra Moltissimo dell'esito della crisi dipenderà dalle mosse del centrodestra. A quanto filtra dal vertice che si sta tenendo a Villa Grande Silvio Berlusconi sarebbe impegnato in un ultimo tentativo di mediazione, anche se all'interno del fronte moderato il discorso del permier non sarebbe stato accolto con favore, data la mancanza dei temi più cari al centrodestra all'interno dell'intervento. Si racconta che Fi e Lega insieme a Udc e Nci stanno lavorando a un documento unitario per votare la risoluzione al Senato, dove viene chiesto un netto cambio di rotta, una forte discontinuità per rinnovare il patto di fiducia all'attuale presidente del Consiglio. 

16.03 Mattarella al telefono Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe avviato delle consultazioni telefoniche sentendo i leader della maggioranza per fare il punto della situazione dopo il dibattito parlamentare al Senato sulla fiducia. Tra le ipotesi, si ragiona sempre in ambienti parlamentari, anche quella delle condizioni per un Draghi bis. Sullo sfondo lo scioglimento delle Camere. 

15.55 Berlusconi parla con Draghi e Mattarella Silvio Berlusconi ha avuto colloqui telefonici con il presidente del Consiglio, Mario Draghi e con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Lo riferiscono fonti di Fi precisando che il leader azzurro li ha informati sulle decisioni prese dal centrodestra di governo.

15.43 La conta in aula Si starebbe andando verso la conta in Aula con il voto sulle risoluzioni. Draghi potrebbe aspettare l'esito di questi voti prima di decidere il da farsi. È quanto viene spiegato da fonti qualificate di governo.

15.34 I possibili sviluppi Nel corso della pausa dei lavori al Senato si susseguiranno trattative e incontri per capire i possibili sbocchi della crisi. A quanto rifersicono alcune fonti di Palazzo Chigi, riportate dall'agenzia Adn Kronos, il premier non vedrebbe gli spazi per un Draghi-bis, così come era stato sollecitato dal centrodestra. "Senza fiducia - questa sarebbe la posizione - la crisi è in mano del capo dello Stato" Mattarella.

15.25 Draghi lascia l'aula e saluta Mario Draghi ha lasciato il Senato dopo che l'aula ha deciso una sospensione di un'ora e mezza, al termine del dibattito sulle sue comunicazioni e prima della sua replica. Il premier, salendo in auto, ha salutato con la mano un gruppo di turisti che lo ha chiamato e incoraggiato.

15.21 Lavori sospesi Lavori sospesi in Senato per consentire ai partiti di riunirsi e riflettere sulle evoluzioni della crisi seguite al discorso di Draghi e agli interventi dei portavoce dei vari gruppi a Palazzo Madama. La richiesta di stop di un'ore e mezza è stata avanzata dalla senatrice Alessandra Gallone a nome di Forza Italia: la presidente del Senato Casellati ha dato l'ok.

15.11 La voce dei Cinque Stelle L'intervento più atteso era sicuramente quello del rappresentante del Movimento 5 Stelle la formazione che ha "aperto" la crisi con il mancato voto sul dl Aiuti. Il senatore Ettore Licheri non sembra chiudere la porta a un rinnovo dell'azione di governo, ma pone paletti ben precisi. "Non possiamo non chiederle un cambio di passo, non possiamo non chiederle come davanti a questa emergenza occorrano azioni concrete", ha detto in aula, chiedendo che venga "offerta dignità al documento" dei 9 punti presentato nei giorni scorsi da Giuseppe Conte. 

15.03 Spread ancora in salita Lo spread Btp-Bund si allarga sopra quota 210 punti base dopo l'intervento della Lega, che ha chiesto "discontinuità" al premier Mario Draghi e la nota del centrodestra di governo che vincola il Sì alla fiducia a un'esclusione dei pentastellati dalla compagine governativa.

14.53 La risoluzione di Casini Arriva un'altra risoluzione dopo quella depositata dal leghista Calderoli in seguito al discorso di Draghi. E' quella di Pier Ferdinando Casini presentata affinché il governo Draghi prosegua e porti a termine il suo operato. Nella risoluzione Casini è solo scritto che "udite le comunicazioni" del premier "si approva".

14.48 La nota del centrodestra di governo Un nuovo governo guidato ancora da Draghi? Sì, ma solo senza il Movimento 5 Stelle. E' questa la condizione che pongono le forze governative che fanno riferimento al centrodestra; Lega, Forza Italia, Udc, Noi con l'Italia. La richiesta è stata avanzata mediante una nota ufficiale. Il governo dovrà essere "senza Movimento 5 Stelle" e "profondamente rinnovato". Una condizione che verrà accettata dal premier, che aveva chiesto la ricostruzione di un patto di fiducia senza però chiedere l'uscita di scena di alcuna forza?

14.36 Riunione di maggioranza dopo le repliche Alla conclusione della discussione generale al Senato sulle comunicazioni del premier Mario Drgahi sulla crisi di governo ci sarà una sospensione dell'Aula e si terrà una riunione di maggioranza. E' quanto si apprende da fonti parlamentari.

14.31 Perde piazza Affari Amplia i cali Piazza Affari dopo l'intervento del capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, che ha chiesto al premier Mario Draghi "discontinuità", escludendo i 5Stelle dalla maggioranza di governo. I timori sull'esito della crisi e sul destino del governo spingono il Ftse Mib sui minimi di giornata, con l'indice delle blue chip che perde l'1,76%, con Saipem (-3%) e i bancari in testa ai ribassi. 

14.16 Il saliscendi delle borse "Rimbalza" lo spread, risentendo dell'incertezza legata alle sorti del governo. Lo spread Btp-Bund è risalito sopra i 202 punti base, in calo rispetto ai 204 della chiusura di ieri ma in ripresa rispetto ai minimi di 193,8 punti toccati dopo che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva aperto alla possibilità di "ricostruire" un patto di governo con le forze politiche. Il differenziale di rendimento tra titoli italiani e tedeschi risente dell'incertezza che circonda il governo

14.13 La risoluzione di Calderoli E' a firma del leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, la prima risoluzione depositata in Aula, dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi, sulla crisi di governo.

14.03 Lega: "Ci vuole una nuova maggioranza" E' stato il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo a sottolineare l'esigenza di un cambio di marcia che passi anche dal consolidamento di una nuova maggioranza, senza il Movimento 5 Stelle: "Nuova maggioranza o parola agli italiani e voto", ha affermato Romeo, che si è detto anche stupito dell'assenza del tema fiscale nell'intervento di Draghi

13.58 Il parere del Financial Times ''Occhi puntati su Draghi, e intanto la Bce valuta una risposta'', è il titolo di un articolo pubblicato oggi dal Financial Times. L'atto principale in scena oggi in Europa, scrive il FT, ''è a Roma, dove Mario Draghi ritorna in Parlamento per valutare quanto sostegno politico abbia ancora il suo governo''.

13.40 Lupi (Noi con l'Italia): "Il Parlamento risponda all'appello di Draghi" "Draghi è stato netto e chiaro, ha individuato di chi è la responsabilità di questa crisi, del M5S e del suo leader. Il Parlamento risponda al suo appello". Lo ha detto il deputato Maurizio Lupi, leader di Noi con l'Italia.

13.31 Cgil: "Servono risposte, non la caduta del governo"  "Il mestiere del sindacato non è fare cadere governi o sostituire governi, ma contrattare con loro per portare a casa risultati per le persone e le riforme che noi riteniamo giuste per il Paese. Oggi è il momento di dare risposte ai problemi delle persone e non di fare cadere il governo". Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale Cgil.

13.24 Lega: "Nessun accenno a flat tax e pace fiscale"  "Siamo stupiti dal discorso di Draghi: nessun accenno a flat tax e pace fiscale nonostante 50 milioni di cartelle esattoriali già partite o in partenza. Anche il passaggio sul credito di 1.100 miliardi di magazzino fiscale che l'Agenzia delle Entrate ha nei confronti di cittadini e imprese ci lascia perplessi. Se non bastano pandemia e guerra per un rinnovato patto fiscale tra cittadini, fisco e agenzia delle entrate cos'altro dovremmo aspettare?". Lo dichiarano i deputati della Lega Massimo Bitonci e Alberto Gusmeroli..

13.21 Cisl: "Un governo forte che attui il taglio al cuneo fiscale"  "Il Paese deve affrontare sfide difficili e per farlo c'è necessità di stabilità e di un governo forte, che possa attuare misure per superare la crisi economica e sociale come il taglio al cuneo fiscale e l'azzeramento dell'IVA su beni di largo consumo, senza però intervenire sul salario minimo attraverso la legge". Lo ha affermato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.

13.10 In corso il vertice del centrodestra Era previsto per le 13 ed è ora in corso a Villa Grande il vertice del centrodestra. Presente anche il ministro Giancarlo Giorgetti: fa parte, insieme al capogruppo alla Camera Molinari, della delegazione della Lega che accompagna Salvini all'incontro con Berlusconi e i centristi Lupi e Cesa.

13.05 Smentita leghista Nessun contatto tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il leader della Lega non vede e non sente l'ex premier da alcuni mesi. E' quanto fa sapere la Lega.

12.50 Parlano i sindacati dei taxi "Alcune delle affermazioni fatte da Draghi al Senato, appaiono come un palese ricatto del premier alle forze politiche, in particolare sulla svendita dei servizi pubblici, non solo taxi ed ncc, nonostante l'immenso scandalo degli Uber files e le evidenze europee, con cui si conferma che il comparto non debba essere soggetto a processi di liberalizzazione". È quanto dichiarano all'Ansa le organizzazioni sindacali dei tassisti,

12.46 Crisi "sbagliata" per due italiani su tre Secondo un sondaggio di Euromedia reasearch la maggioranza della popolazione considererebbe pericolosa l'attuale situazione di crisi. Quasi 2 italiani su 3 - secondo la rilevazione - condannano la scelta fatta dal Movimento 5 Stelle, ritenendola sbagliata soprattutto in questo particolare momento storico. Le colpe e le responsabilità di tutta questa situazione, quindi, vengono attribuite in modo prevalente a Giuseppe Conte,

12.30 M5S: in Senato un solo intervento In discussione generale sulle comunicazioni del Premier Mario Draghi per il M5s parlerà solo Ettore Licheri. Lo si è appreso a palazzo Madama. 

12.25 Conte continua gli incontri Proseguono al Senato gli incontri di Giuseppe Conte. Il leader del M5S si trova negli uffici pentastellati, dove ha seguito l'intervento in Aula del premier Mario Draghi, e sta incontrando diversi parlamentari, insieme ai capigruppo 5 Stelle di Montecitorio e Palazzo Madama, Davide Crippa e Mariolina Castellone. Agli incontri partecipano anche i membri della delegazione governativa del Movimento e i vicepresidenti grillini. "E' in corso un confronto sulle comunicazioni di Draghi", si limitano a spiegare fonti M5S. 

12.13 Salvini attendista La riunione della Lega avrebbe visto nuovamente il leader, Matteo Salvini "in fase di ascolto". A palazzo Madama sono stati i senatori e i ministri della Lega a aggiornare il leader, in vista del possibile voto di fiducia dopo le parole del premier Draghi in Aula. Poi la decisione di tornare a Villa Grande, per un nuovo vertice con Silvio Berlusconi, previsto per le 13.

12.01 I mal di pancia leghisti Sembra sempre più ampia la frattura fra il premier Mario Draghi e la Lega, altro partito dubbioso sulla continuazione dell'esperienza governativa. Dopo l'intervento del presidente del consiglio, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari del Carroccio, nell'assemblea della Lega non è stata presa alcuna decisione ma il malessere - spiegano le stesse fonti - è evidente. "Come si fa a votare la fiducia?", spiega chi ha partecipato alla riunione sottolineando che al di là dei toni utilizzati dal premier "il problema è sui contenuti".

11.57 Il centrodestra di governo si riunisce Nuovo vertice del centrodestra di governo a Villa Grande dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio in Senato. Dopo aver riunito i gruppi, infatti, Matteo Salvini si sta recando nella residenza romana di Silvio Berlusconi. Attesi anche i leader di Udc e Nci, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi.  Prima di lasciare gli uffici di palazzo Madama Matteo Salvini ha dichiarato alle telecamere che qualsiasi decisione su come comportarsi sarebbe stata presa in modo unitario. 

11.48 Lega: terminata l'assemblea Finita l'assemblea con parlamentari, ministri e sottosegretari della Lega. "Totale sintonia dei presenti e compattezza col segretario Matteo Salvini", spiega il Carroccio in una nota.

11.30 Meloni (FdI): "Draghi pretende pieni poteri" Interviene su Facebook Giorgia Meloni, con una dichiarazione che sembra fare riferimento alla situazione vissuta un paio di anni fa quando Matteo Salvini, con un intervento dal Papeete, avviò il processo che portò alla crisi del governo Lega-M5S e alla formazione dell'esecutivo Conte-bis. "Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani - scrive la leader di Fratelli d'Italia sul social - Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del PD. Elezioni subito"

11.27 La voce della Russia Gli echi della crisi di governo italiana arrivano fino in Russia, nazione citata più volte dal presidente del consiglio Mario Draghi nel suo intervento come quando ha sottolineato la necessità di "azzerare le interferenze russe nella nostra politica". Dal Cremlino filtra questo messaggio: "L'Italia cerchi le ragioni della crisi nei suoi errori".

11.12 Ripresi i lavori in Senato Sono partiti gli interventi dei senatori in replica al discorso del premier Mario Draghi. Il primo a parlare è Pier Ferdinando Casini (Per le Autonomie). Nel centrodestra, a quanto si è potuto apprendere, si è deciso di agire con un solo intervento per gruppo.

11.10 Di Maio (Insieme per il futuro): "Non ci sono più scuse"  "Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani. Adesso non servono giochini, ma occorre agire con grande senso delle istituzioni". Lo afferma Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e leader di Ipf. 

11.03 La Russa (FdI): "Marcia indietro di Draghi e dei partiti" "Questo sistema è arrivato al punto che un presidente del Consiglio non è più libero nemmeno di dare le dimissioni". Lo ha detto al Tg3 il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa, commentando a caldo il discorso del presidente del consiglio Mario Draghi al Senato.  "Sono riusciti, con la forza di questo sistema, a costringerlo a fare marcia indietro - spiega - farà marcia indietro lui, che voleva, e tutti sanno, vuole, dimettersi, faranno marcia indietro alcuni partiti che dicevano: 'mai più', e invece staranno ancora accucciati".

11.02 Conte riunito con i vertici del Movimento Dopo aver ascoltato il discorso del premier Mario Draghi al Senato, Giuseppe Conte si è riunito con alcuni dei vertici del M5s, fra cui i vicepresidenti e la capogruppo a Palazzo Madama Mariolina Castellone. Nel frattempo, in un altro ufficio, è in corso una riunione del gruppo dei senatori del Movimento. 

11.02 Crippa (M5S) si rimette a Conte Indicato come uno degli esponenti governisti del Movimento 5 Stelle il capogruppo alla Camera Davide Crippa, intercettato al ristorante di Montecitorio dopo un breve e a tratti animato colloquio con il presidente della Camera Roberto Fico, e interpellato su cosa deciderà di fare il Movimento Crippa taglia corto: ''Vediamo quale sarà la posizione di Conte''.

10.59 Orfini (Pd): "Bene Draghi, voto fiducia convinto" "Draghi ha fatto un discorso serio e convincente, con grande attenzione alla questione sociale (salario minimo, rinnovo dei contratti, lotta alle diseguaglianze). Ha proposto un'agenda di fine legislatura equilibrata, condivisibile e chiara che interpreta nel modo migliore l'interesse del Paese. Personalmente voterò la fiducia con grande convinzione": così Matteo Orfini, deputato del Pd.

10.55 Gallo (M5S): "Decideremo uniti" "Siamo seri, siamo in questa crisi di governo per aver chiesto e non ottenuto la risoluzione dei problemi dei cittadini. Il M5s resta una comunità ed ogni decisione verrà presa di comune accordo": così, in una nota, il deputato pentastellato Luigi Gallo.

10.54 Le borse dubbiose La Borsa di Milano vira di nuovo in negativo dopo l'intervento del premier Mario Draghi in Senato e in attesa dell'esito del dibattito in Aula in vista del voto di fiducia in serata. L'Ftse Mib cede lo 0,21% in una seduta dominata dalla volatilità.

10.47 Renzi "gioca la schedina" Inizialmente ottimista, l'ex presidente del consiglio e leader di Italia Viva Matteo Renzi, fra i sostenitori più convinti di Draghi, sembra maturare alcuni dubbi sulla possibilità di una prosecuzione dell'esperienza di governo. "Io voto la fiducia, ma" l'esito finale delle giornata "è da 1-X-2", con una metafora presa dal Totocalcio. 

10.44 Il numero degli applausi Sono stati diciotto gli applausi rivolti dall'aula di Palazzo Madama al premier Draghi durante le sue comunicazioni, tutti dalla maggioranza escluso M5S, i cui senatori sono rimasti impassibili come quelli di Fdi. Significativi gli apprezzamenti sulla necessità di introdurre un salario minimo, sul sostegno incondizionato alla causa Ucraina, sulla salvaguardia dei valori europei e sulla necessità di insistere e migliorare il Reddito di cittadinanza. L'applauso più lungo quello rivolto al ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel trentesimo anniversario della loro scomparsa, con l'Aula che si é alzata in piedi per tributare omaggio ai magistrati. 

10.40 La freddezza dei grillini M5S freddo dopo il discorso di Mario Draghi al Senato. Al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio molti senatori pentastellati sfilano nella Sala Garibaldi di Palazzo Madama senza rilasciare dichiarazioni. Qualcuno però non cela le proprie perplessità: "Il discorso di Draghi? Molto generico", dice all'Adnkronos Mario Coltorti, presidente della Commissione Trasporti. La capogruppo Mariolina Castellone si trincera dietro un no comment: "Parleremo dopo". Qualche parlamentare si sfoga: "Avevamo chiesto impegni più precisi".

10.38 Salvini convoca i senatori Appena terminato il discorso di Mario Draghi, Matteo Salvini ha convocato riunione della Lega convocata da Palazzo Madama: presenti parlamentari, ministri e sottosegretari. Continua l'ascolto e l'approfondimento del segretario, fanno sapere dalla Lega, che anche nelle ultime ore ha avuto colloqui con amministratori locali, imprenditori, rappresentanti di categorie professionali e sindacali. 

10.34 L'applausometro Nessun applauso dai banchi di M5s, al termine del discorso in aula del premier Draghi. Tiepidi anche i senatori leghisti, mentre applausi copiosi sono arrivati dal Pd e Italia viva. Tra i banchi del governo, il piu' energico a manifestare il proprio assenso al premier e' stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, mentre i ministri pentastellati hanno assunto un atteggiamento composto.

10.26 Spread in calo Cala sotto quota 194 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi nel corso dell'intervento in Senato del presidente del Consiglio Mario Draghi che ha affermato la necessità di "proseguire in questo confronto e definire una prospettiva condivisa" in vista della legge di bilancio. 

10.20 Il discorso è terminato Il discorso del premier è terminato. Un intervento snello - poco più di mezzora - in cui Draghi si è rivolto direttamente ai partiti, chiedendo loro di rinnovare l'intesa che portò alla costruzione del suo governo, ascoltando la richiesta che - secondo l'ex presidente della Bce - arriva direttamente dagli italiani. Il presidente del consiglio non ha esitato a indicare una serie di temi - il Pnrr, la questione energetica, gli interventi sull'economia, il sostegno all'Ucraina - che dovrebbero far parte dell'agenda del governo, nel caso di una "ripartenza".

10.18 L'appello ai partiti Il presidente del consiglio ora si rivolge direttamente ai partiti: "Siete pronti a rilanciare questo patto?" per proseguire con l'esperienza di governo, alza la voce Draghi. I parlamentari del gruppo 5 Stelle rumoreggia.

10.15 La guerra in Ucraina Mario Draghi conferma le necessità di continuare a sostenere l'Ucraina, senza rinunciare a cercare soluzioni negoziali a partire dalla crisi del grano. "Bisogna continuare a inviare armi all'Ucraina", è chiaro il premier sul punto. Anche perché l'Italia resta "ancorata all'Eruopa e al patto atlantico".

10.14 La questione energetica Importante il passaggio sull'energia, inquadrato da Draghi nella situazione ambientale attuale, fra riscaldamento globale e siccità. "Bisogna diversificare le fonti di energia", afferma il presidente del consiglio.

10.11 L'agenda economica Il premier indica anche le linee per l'economia, a partire da un "intervento corposo per ridurre gli effetti dell'inflazione". Il reddito di cittadinanza, fra i temi al centro della crisi, è una "misura importante" ma "può essere migliorato". Segnali anche sui salari "che devonmo essere dignitosi" e sulla riforma delle pensioni.

10.07 La riforma della concorrenza Fra gli obiettivi principali c'è la riforma della concorrenza che, secondo Draghi, "va approvata prima della pausa estiva". Una riforma che tocca ambiti "sensibili" come le licenze dei taxi e le concessioni dei balneari.

10.05 La citazione di Falcone e Borsellino Lungo applauso alla citazione da parte del capo del governo dei nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a 30 anni dalla loro morte.

10.04 Le linee future Draghi, nel suo discorso, non rinuncia a indicare le future priorità dell'esecutivo: sta "scommettendo", forse, sulla responsabilità delle forze che hanno composto la maggioranza finora perché trovino la quadra per ricostruire il patto che portò alla formazione dell'esecutivo.

10.02 L'appello degli italiani Dai cittadini, insiste Draghi, arriva la richiesta di proseguire con l'esperienza di governo, nel nome della stabilità. Una richiesta - e qui il premier alza la voce - che non è possibile non ascoltare.

9.59 Come ripartire Nella seconda parte dell'intervento il premier sta ripercorrendo le motivazioni che hanno portato alla rottura dell'intesa all'interno della maggioranza. "Non è possibile minimizzare" il non voto dei Cinque Stelle sul decreto aiuti perché "arriva dopo mesi di strappi" e tensioni. L'unico modo per andare avanti è "ricostruire questo patto" da capo perché, soprattutto, ce lo chiedono gli italiani.

9.56 Il riconoscimento dell'operato del parlamento Dal premier una mano tesa a tutte le forze che hanno operato in parlamento, sia i partiti della sua larghissima maggioranza ma anche le formazioni all'opposizione, in primis Fratelli d'Italia. "Il merito di quanto ottenuto è vostro, gli italiani hanno sostenuto questo miracolo civile. Mai come in questi momenti mi sono sentito orgoglioso di essere italiano"

9.54 L'approvvigionamento di gas Draghi dedica un passaggio del suo intervento alla questione energetica. Le iniziative intraprese per superare "l'insostenibile dipendenza dal gas russo" e l'investimento sulle fonti alternative.

9.52 L'elenco delle riforme Il presidente del consiglio prosegue con l'elenco delle riforme avviate - "un percorso senza precedenti" - il lavoro per la concretizzazione degli obiettivi del Pnrr e la reazione all'invasione russa dell'Ucraina, con la condanna di Putin e una "ricerca della pace che deve essere giusta per l'Ucraina e duratura".

9.50 Il consenso "amplissimo" Il premier riepiloga le azioni intraprese dal suo governo, realizzate anche grazie alla scelta delle forze di maggioranza di "mettere da parte le loro divisioni". Valorizzata la crescita di oltre il 6% dell'economia, con la ripresa successiva alla fase acuta della pandemia.

9.48 Iniziato il discorso Il presidente del consiglio ha iniziato il suo discorso riassumendo le tappe che hanno portato alla crisi e al suo intervento di oggi. Successivamente Draghi ripercorre la strada che portò alla formazione del suo esecutivo, basato su un'unità nazionale che è stata "garanzia dell'efficacia" dell'azione di governo.

9.45 C'è Draghi Il premier Mario Draghi è appena arrivato al Senato dove terrà le comunicazioni sulla crisi di governo. Il presidente del Consiglio, sorridente, si è limitato a salutare giornalisti con un "buongiorno". Il presidente del consiglio ha preso posto nei banchi del governo, fra poco l'intervento.

9.39 L'ottimismo di Renzi "Penso finisca bene, vediamo la tempistica": così Matteo Renzi arrivando al Senato dove sono attese le comunicazioni del premier Mario Draghi sulla crisi di governo.

9.35 Ecco Salvini Il segretario federale della Lega Matteo Salvini e il capogruppo Massimiliano Romeo sono da poco arrivati a Palazzo Madama. Alla domanda dei cronisti se oggi sarà "una buona giornata per il Governo", Salvini ha risposto "sicuramente".

9.34 "Ribaltone" delle borse Svolta in negativo il Ftse Mib in Piazza Affari a pochi minuti dall'inizio del discorso di Mario Draghi in Senato. Il principale indice di Borsa Italiana segna -0,31%, mentre l'All share è a +0,17%.

9.31 I senatori entrano in aula Attesa al Senato per il giorno di Draghi. A Palazzo Madama i primi senatori sono già entrati in Aula, mentre il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà si intrattiene alla buvette dialogando con i parlamentari presenti. Già arrivati anche alcuni ministri: Colao, Brunetta, Cingolani, Cartabia e Giorgetti sono già in Aula.

9.27 Conte in Senato Giuseppe Conte è arrivato al Senato. Il leader 5 Stelle segue dagli uffici del M5S al Senato l'intervento del premier Mario Draghi in Aula.

9.26 Forza Italia si riunisce Il gruppo parlamentare di Forza Italia alla Camera è stato convocato a mezzogiorno a Montecitorio. Il presidente dei deputati Paolo Barelli farà il punto della situazione alla luce delle comunicazioni fiduciarie di Mario  Draghi al Senato. 

9.13 L'apertura delle borse Avvio di seduta in calo per lo spread tra BTp e Bund in attesa, a breve, dell'intervento di Mario Draghi in Senato e delle sorti del Governo. 

9.06 Il video di Salvini "Dopo la crisi di governo causata dai grillini, dopo le minacce i capricci dei cinque stelle e le continue provocazioni del Pd che ancora ieri continuava parlare di Ius soli e ddl Zan e di cambio della legge elettorale quando le priorità degli italiani che stanno soffrendo sono altre, oggi la Lega in Aula farà quello che serve solo e soltanto all'Italia e agli italiani". Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini in un video sui social.