UMBERTO ZANICHELLI
Economia

L’anno nero dei negozi di vicinato a Vigevano, in 12 mesi 38 chiusure: “L’impasse ci danneggia”

Solo nel 2014 si era registrato un saldo negativo di maggiore consistenza. Il presidente di Ascom: non si può restare a lungo in questa incertezza politica

Renato Scarano presidente di Ascom sprona la Giunta “pur con tutti i problemi che ha al momento ad avere il coraggio di raccogliere la sfida”

Renato Scarano presidente di Ascom sprona la Giunta “pur con tutti i problemi che ha al momento ad avere il coraggio di raccogliere la sfida”

Vigevano (Pavia) – La crisi peggiore degli ultimi due decenni. In un solo anno la città di Vigevano ha perso 38 negozi di vicinato. Un dato allarmante che non trova riscontri nel tempo se non scorrendo il calendario sino al 2014 quando il saldo negativo delle attività commerciali era stato di -44 e che testimonia un importante impoverimento del tessuto commerciale cittadino senza prendere in considerazione quello che è l’impatto anche sulla sfera sociale. “È un aspetto che deve essere tenuto in considerazione – commenta il presidente di Ascom, Renato Scarano – perché consente di mantenere vivo il legame tra le persone e alleviare il senso di insicurezza che si percepisce in questo momento storico”.

Proprio per questo Ascom si fa portavoce della necessità di definire delle strategie a livello locale che possano portare alla creazione di un piano di rilancio della città. Una sorta di Agenza locale che rappresenti una sorta di patto tra l’amministrazione comunale, i cittadini e il mondo produttivo. Sul tappeto peraltro c’è un’altra questione aperta: quella dei negozi che risultano sfitti, causati da una combinazione di concause legati non solo agli affitti che sono cresciuti ma anche alle modificate abitudini di acquisto e ancora le problematiche, soprattutto per quello che riguarda il centro storico, legate alla sua accessibilità. Il problema, anzi uno dei problemi, è invece inerente lo stato di impasse nel quale si trova la città, il cui primo cittadino è al momento ristretto agli arresti domiciliari e gli equilibri in seno all’amministrazione sono delicatissimi.

“Non c’è tempo – conclude Scarano – non si puà restare a lungo in stato di incertezza, di certo non per un altro anno. L’attuale amministrazione, pur con tutti i problemi con i quali deve confrontarsi, deve avere il coraggio di raccogliere questa sfida”. Secondo Ascom anche il dibattito che si è creato attorno al nuovo Piano di governo del territorio può essere un volano per dare corpo all’iniziativa. Intanto però il saldo delle attività è negativo e a inizio anno ha abbassato le saracinesche anche lo storico Caffè Commercio di piazza Ducale che era stato rilevato nel 2018 dall’imprenditore Enzo Stilla che nel progetto aveva investito oltre due milioni di euro solo riqualificare gli spazi. Lo storico locale, che risale al 1896, ha lavorato con una certa continuità nel tempo e la speranza è che possa farlo ancora.