MANUELA MARZIANI
Cronaca

Università, aula negata alla Rete: "Non si può parlare di politica". L’assemblea si sposta in cortile

Pavia, j’accuse degli antifascisti. In piazza si riuniranno i gruppi di destra

Pavia, j’accuse degli antifascisti. In piazza si riuniranno i gruppi di destra

Pavia, j’accuse degli antifascisti. In piazza si riuniranno i gruppi di destra

In piazza Italia i militanti di estrema destra e nel cortile Volta dell’Università gli esponenti della Rete antifascista e dell’Unione degli universitari. Rischia di essere molto agitata la serata del prossimo lunedì. In occasione del Giorno del ricordo, dedicato ai martiri delle foibe, è prevista una manifestazione e contestualmente la Rete antifascista aveva programmato un’assemblea pubblica in università per informare la cittadinanza sulle misure previste dal decreto sicurezza, approvate dal Governo. Il luogo scelto per l’incontro era l’aula del ’400, ma l’ateneo ha negato lo spazio. "Una delle misure previste - hanno sostenuto gli esponenti della Rete - è l’obbligo per le università di collaborare coi servizi segreti per segnalare studenti, docenti e personale accademico che diffondano idee ritenute sovversive, anche in deroga alla privacy".

"Gli spazi dell’università - hanno risposto da Strada Nuova - non possono ospitare eventi di natura politica o religiosa". Una motivazione che era stata data anche nei mesi scorsi, quando la Rete antifascista avrebbe voluto organizzare un incontro sul conflitto israeliano palestinese e non lo ha potuto fare negli spazi chiusi. "Vietato parlare di politica in università, come durante il fascismo", ha sostenuto la Rete in una nota diffusa ieri. "Invitiamo tutti a partecipare alla cerimonia che si terrà alle 21 in piazza Italia - ha comunicato il Comitato 10 Febbraio di Pavia - con la quale vogliamo ricordare il sacrificio dei martiri delle foibe e il dramma degli esuli che furono costretti con il terrore ad abbandonare terre da sempre italianissime".

Secondo la Rete, però, la cerimonia sarebbe un "pretesto per una celebrazione carica di ambiguità e vittimismo con l’obiettivo di commemorare i fascisti e i nazisti uccisi a Trieste e in Slovenia alla fine della seconda guerra mondiale". "Il gruppo che l’ha organizzata - ha proseguito la nota della Rete antifascista - è neonazista e non è un’esagerazione perché è lo stesso che al Vallone l’anno scorso ha organizzato prima una commemorazione di Hitler e poi di Goebbels". Al grido di "Adesso basta", Udu e Rete antifascista hanno deciso che l’incontro pubblico lunedì si terrà ugualmente. Non sarà al chiuso, ma all’aperto e sarà alle 19 invece che alle 21. "Per rispondere assieme a questi continui attacchi ai diritti democratici nella nostra città e nel nostro Paese, l’assemblea avrà luogo nel cortile Volta dell’università centrale - hanno concluso - quello dove si erano accampati i manifestanti per la Palestina l’anno scorso". Manuela Marziani