UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Suore Maddalene a rischio. Ma il trasferimento è congelato

Vigevano, in primavera era stato deciso il ritorno alla sede centrale di Piacenza. La città si era mobilitata con una petizione inviata in Vaticano. Poi lo stop. .

Suore della Congregazione del Buon Pastore, per tutti le. Maddalene

Suore della Congregazione del Buon Pastore, per tutti le. Maddalene

Anche Vigevano ha rischiato, a cavallo dell’ultimo anno, di perdere una vera istituzione. Quella delle Suore della Congregazione del Buon Pastore, per tutti Maddalene, attive a Vigevano da oltre un secolo e mezzo a supporto dei più deboli. Per lunghi anni hanno gestito anche un orfanotrofio e in città sono state sempre particolarmente benvolute. E infatti, quando lo scorso anno la casa generalizia, che ha sede a Piacenza, nell’ottica del calo di vocazioni degli ultimi anni e con la necessità di tenere sotto controllo i costi, ha richiamato alla Casa Madre le sei suore ancora a Vigevano, si è registrata una vera e propria sollevazione popolare.

Se da un lato le consorelle non hanno potuto che adeguarsi alle disposizioni superiori, oltre tremila vigevanesi hanno firmato, nell’arco di pochissimi giorni, una petizione che ha coinvolto anche le istituzioni locali e che è stata inviata in Vaticano. Nonostante questo sembrava che in primavera la decisione fosse stata assunta in modo irrevocabile, invece a marzo l’operazione è stata congelata. Le ragioni non sono mai state rese note: c’è chi ha parlato di una precisa scelta della Casa Madre della Maddalene, chi addirittura di un intervento diretto delle Maddalene. Tra le motivazioni addotte per il richiamo alla sede piacentina delle sei suore ancora a Vigevano c’era l’età; tutti sono attorno agli 80 anni e iniziano ad avere necessità di essere assistite. Nessuna però ha mai espresso la volontà di interrompere il meritorio impegno per la città e i suoi abitanti. E dire che solo a febbraio i toni si erano alzati a tal punto che era addirittura circolata la voce che la madre superiora, suor Franca Barbieri, abbia "minacciato" le consorelle di ubbidire pena la riduzione allo stato laicale, a seguito della comparsa di un cartello sulla porta della sede di corso Genova con la scritta "il convento è aperto".

Una illazione che era stata ufficialmente smentita dalla superiora che tuttavia non deve aver gradito l’ondata di solidarietà che ha travolto le Maddalene. Del resto parliamo di una congregazione che ha iniziato ad operare a Vigevano nel 1879 dedicandosi espressamente a bambini e giovani in difficoltà e gestendo, in anni recenti, la casa di accoglienza "Madre Amabile". Nelle more della vicenda del trasferimento era spuntata anche l’eventualità di alienare, una volta chiuso il convento, l’immobile che lo ospita. Ma anche su questa vicenda, negli ultimi mesi, è calato il velo del silenzio.

Umberto Zanichelli