UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Robbio, droga nascosta in buche nei boschi e dai corrieri con auto a noleggio: smantellata banda. Un giro di cocaina da 350mila euro

In manette cinque persone di età compresa tra i 22 e i 36 anni. Un’attività di alto livello, che non interessava lo spaccio al dettaglio, ma l’intermediazione tra i grandi corrieri internazionali e i grossisti delle varie zone che provvedevano poi a rifornire i pusher finali

La droga veniva nascosta in buche appositamente realizzate nei boschi

La droga veniva nascosta in buche appositamente realizzate nei boschi

​​​​​Robbio Lomellina (Pavia) – Gestivano un giro di smercio di cocaina e hashish che interessava tutto il nord Italia e che procurava un guadagno settimanale di almeno 350mila euro. I carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Vigevano hanno sgominato l’attività di una banda, composta da quattro magrebini ed un italiano, tutti di età compresa tra i 22 ed i 36 anni e attualmente detenuti nel carcere di Pavia, che aveva la sua base operativa a Robbio ma che smerciava lo stupefacente a cavallo di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Toscana e Abruzzo. Un’attività di alto livello, che non interessava lo spaccio al dettaglio, ma l’intermediazione tra i grandi corrieri internazionali, provenienti soprattutto dalla Francia, e i grossisti delle varie zone che provvedevano poi a rifornire i pusher finali.

L’operazione “Boss Rent“ ha portato alla luce il traffico, in prevalenza di cocaina, ma anche di hashish, che si snodava per mezza Italia. I componenti della banda, per presentarsi agli appuntamenti con i corrieri utilizzavano auto di grossa cilindrata, prese sempre a noleggio, e che cambiavano al massimo ogni due settimane per rendere il più difficile possibile essere individuati.

L’indagine è partita a seguito del ritrovamento da parte dei carabinieri di Robbio di un chilo di cocaina che era stato abbandonato da cittadini stranieri che viaggiavano a bordo di un’auto noleggiata e che, alla vista dei militari, avevano tentato la fuga. I successivi accertamenti avevano condotto ad un quarantacinquenne marocchino e da lì, con una indagine durata mesi, a tutti i componenti della banda, tutti residenti a Robbio.

Una zona con tutta probabilità non scelta a caso, per via della sua collocazione a cavallo di Lombardia e Piemonte, entrambe facilmente raggiungibili, non lontana dagli svincoli autostradali e soprattutto con una caratteristica fondamentali: ettari e ettari di aperta campagna. Un dettaglio per nulla secondario per i componenti della banda, tutti finiti in manette per detenzione e vendita di ingenti quantitativi di droga.

Perché quella che non riuscivano a piazzare subito, gli acquisti erano di almeno 30 chili di cocaina per volta, anche se in qualche caso si è arrivato al quintale, acquistata a 27mila euro al chilo ma sul mercato al dettaglio ne rendeva anche 100mila, veniva nascosta in buche appositamente realizzate nei boschi della zona dove comunque rimaneva in genere non più di 24 ore.

Troppo alto il rischio di ritrovamento, ma anche una continua richiesta da parte del mercato. In una circostanza, peraltro, la banda aveva subìto il furto di un chilo e mezzo di cocaina ma in pochissimo tempo era riuscita a risalire al responsabile che era stato oggetto di minacce e violenze allo scopo di farla restituire.

Per questa ragione gli arrestati dovranno rispondere anche dell’accusa di estorsione aggravata. Al termine della complessa attività investigativa i carabinieri hanno sequestrato 23 chili di cocaina, 71mila euro in contanti e 5mila franchi svizzeri, tre automobili che venivano utilizzate per il trasporto della droga e numerosissimi telefoni cellulari con i quali la banda contattava fornitori e acquirenti. Nei giorni scorsi a Vigevano, i carabinieri di Genova hanno arrestato un trentenne albanese che, nella sua abitazione, nascondeva 27 chili tra hashish e cocaina.