Omicidio di Garlasco, giudici: "No a revisione processo per Alberto Stasi"

Il giovane è stato condannato a 16 anni per la morte dell'allora fidanzata. La Corte d'Appello di Brescia: "Inammissibile la richiesta di revisione"

Alberto Stasi

Alberto Stasi

Garlasco (Pavia), 23 giugno 2020 -  La corte d'appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione del processo presentata dai legali di Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere per la morte della fidanzata Chiara Poggi. La decisione dei giudici bresciani è stata depositata questa mattina. "Confermo il rigetto", si è limitato a dire il presidente della corte Claudio Castelli. 

Nelle motivazioni si legge: "Gli elementi fattuali che si vorrebbero provare con le prove nuove non sono stati comunque ritenuti idonei a dimostrare, ove eventualmente accertati, che il condannato, attraverso il riesame di tutte le prove, debba essere prosciolto, permanendo la valenza indiziaria di altri numerosi e gravi elementi non toccati dalla prove nuove".

"Per la sesta volta consecutiva (una volta la Corte d'Assise d'Appello di Milano, tre volte Corte di Cassazione e 2 volte i giudici di Brescia) la colpevolezza di Alberto Stasi è stata confermata al di la' di ogni ragionevole dubbio. Solo chi non vuole leggere le sentenze puo' continuare a suggerire fantomatiche piste alternative", ha scritto in una nota Gian Luigi Tizzoni, avvocato della famiglia Poggi, dopo che la Corte d'Appello di Brescia ha giudicato inammissibile l'istanza di revoca della condanna a 16anni a carico dell'allora studente di Economia, per l'omicidio della figlia Chiara, nella villetta di Garlasco. "Questa volta - ha avvertito il legale - i Poggi non lasceranno passare sotto silenzio eventuali iniziative extragiudizialli totalmente infondate che hanno come unico scopo quello di creare una parvenza di dubbio in una vicenda che al contrario e' ormai chiara ed inconfutabile". L'istanza di revisione del processo era stata inoltrata nel giugno scorso dalla legale di Stasi, Laura Panciroli, sulla base di "nuove prove".