Omicidio di Garlasco, Stasi chiede revisione sentenza. "Nuove prove, non ha ucciso Chiara"

Il giovane è stato condannato a 16 anni per la morte dell'allora fidanzata. Corte di Brescia: "Tempi brevi su decisione istanza"

Alberto Stasi

Alberto Stasi

Garlasco (Pavia), 23 giugno 2020 - "È stata depositata una articolata richiesta di Revisione della sentenza che ha condannato a 16 anni di reclusione Alberto Stasi per la tragica morte di Chiara Poggi". L'ha affermato l'avvocato Laura Panciroli, nominata nel dicembre scorso proprio "per una completa rilettura della complessa vicenda processuale, finalizzata alla sua revisione".

E ha proseguito: "Sono stati individuati e sottoposti al vaglio della competente Corte di Appello di Brescia elementi nuovi, mai valutati prima, in grado di escludere, una volta per tutte, la sua responsabilità". Per il legale "le circostanze su cui era basata la sua condanna (le stesse, peraltro, sulle quali era stato prima, ripetutamente, assolto) sono ora decisamente smentite". "Si è sempre dichiarato innocente - ha detto Panciroli - e in molti hanno creduto che la verità andasse cercata altrove. Ora ci sono elementi anche per proseguire le indagini".

In merito all'istanza presentata, il presidente della corte d'Appello di Brescia, Claudio Castelli, ha fatto sapere che "i tempi possono essere abbastanza rapidi. Entro fine luglio potremmo già decidere sull'ammissibilità".

Chiara Poggi era stata uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 agosto del 2007 e l'autore dell'omicidio fu identificato nell'allora fidanzato Alberto Stati.