MANUELA MARZIANI
Cronaca

La storia dei maiali uccisi per la peste suina: “A due anni non è cambiato nulla”

Zinasco, fiaccolata in ricordo del blitz al rifugio Cuori liberi

La fiaccolata dal cimitero al santuario per chiedere garanzie al governo per gli animali ospitati nei rifugi come Cuori liberi di Sairano

La fiaccolata dal cimitero al santuario per chiedere garanzie al governo per gli animali ospitati nei rifugi come Cuori liberi di Sairano

Zinasco (Pavia) – Due anni dopo il blitz del 20 settembre 2023 nel rifugio Cuori liberi di Sairano, frazione di Zinasco, oltre 500 persone hanno partecipato sabato a una fiaccolata dal cimitero al santuario per non dimenticare i 9 maiali uccisi e i loro 31 compagni che nei giorni precedenti furono vittime della peste suina africana. Due anni fa la giornata di Ursula, Bartolomeo, Mercoledì, Spino, Carolina, Dorothy, Crusca, Crosta e Pumba era iniziata come le altre. «Stavano bene e resistevano al virus quando furono strappati alla vita. Uccisi dallo Stato, con un intervento violento e disumano che ignorò ogni possibilità di tutela, ogni voce contraria, ogni evidenza scientifica, per tutelare il profitto – ha ricordato Sara D’Angelo, coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi in Italia –. Due anni dopo non rimane solo un ricordo: la nostra memoria ha fatto crescere la lotta per tutti gli animali rinchiusi, invisibili, sacrificabili. Quel giorno a Sairano è accaduto qualcosa che ha segnato la storia dei rifugi-santuari, la lotta antispecista, le coscienze di tanti, quasi ventimila, che nelle settimane successive invasero le strade di Milano e Roma per protestare contro quella barbarie».

Due anni fa, in piena diffusione della psa era arrivato l’ordine di uccidere i 9 maiali salvati dal macello e ospiti del rifugio. A niente valse la resistenza degli attivisti barricati all’interno. «A oggi – ha concluso D’Angelo – non abbiamo avuto garanzie dal governo per gli animali ospitati nei rifugi, nessun protocollo sanitario per strutture riconosciute dal ministero della salute non equiparabili ad allevamenti: una nuova strage è possibile». In questi giorni il documentario “Cuori liberi. Fino all’ultimo respiro“ del regista Alessio Schiazza viene proiettato in alcuni cinema di Roma e Milano.