MANUELA MARZIANI
Cronaca

La vegetazione è invasiva. Castello "soffocato" . Maxi abbattimenti al via

Le erbacce e le piante si insinuano tra i mattoni e mettono a rischio le mura. Ma il Comune “compenserà“ il verde con altre essenze autoctone.

Le piante cresciute tra i mattoni del castello Visconteo in cui si sono infiltrate le radici (Torres)

Le piante cresciute tra i mattoni del castello Visconteo in cui si sono infiltrate le radici (Torres)

Piano piano le piante si stanno “mangiando“ le mura secolari del castello visconteo, infiltrandosi con le loro radici. Già si sono verificati piccoli crolli e cedimenti di mattoni che vengono “scalsati“ da rami e radici molto robuste. Per tutelare la struttura, che in alcuni punti è avvolta da piante infestanti, le robinie, gli alianti, i gelsi da carta e i goumi del Giappone dovranno essere tagliati. Il progetto, finanziato dal ministero della Transizione ecologica nell’ambito del “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano“, è partito ed è stato anche rivisto rispetto a quanto aveva ipotizzato la precedente amministrazione guidata da Fabrizio Fracassi.

"Abbiamo chiesto come modifica – ha spiegato l’assessore all’ambiente Lorenzo Goppa – che le piante infestanti vengano sostituite e in alcuni punti si provveda alla messa a dimora di specie autoctone. Se, infatti, queste piante infestanti stanno creando problemi al castello e azzerano la biodiversità, ci sono contesti in cui danno ombra e possono risultare preziose in occasione delle ondate di calore. Per migliorare il verde urbano, vorremmo sostituirle con altre piante. Con i fondi recuperati grazie a un ribasso d’asta, pensiamo di poter procedere con nuove messe a dimora".

Oltre a questo cambiamento, l’agronoma che sta seguendo il progetto ha dovuto anche modificare altri punti del piano d’intervento, che vorrebbe portare avanti molto velocemente.

"All’inizio – ha aggiunto Goppa – si pensava d’intervenire effettuando un trattamento con un pesticida, poi abbiamo dovuto cambiare rotta. Nel fossato del castello, infatti, vive una colonia felina piuttosto numerosa che non poteva essere spostata. Per quanto sicuro per la salute degli animali, non volevamo che il pesticida potesse avere delle conseguenze, abbiamo a cuore il benessere animale e quindi abbiamo pensato di procedere con un taglio delle piante infestanti". I lavori saranno effettuati dalla ditta Marchini di Busto Arsizio.

Complessivamente per il progetto “Vivere green a Pavia“, che riguarda anche altre zone della città, il Comune aveva ottenuto circa 332mila euro. Per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e ripristinare la permeabilità del suolo in chiave di rigenerazione urbana, saranno diverse le aree della città, da via Rismondo al parco della Vernavola senza dimenticare viale Trieste, che verranno riqualificate con nuove piantumazioni e aree verdi.