
Controlli all’area Vul
Pavia, 19 agosto 2025 – Panchine e tavoli rotti, pattume accatastato e fazzoletti di carta ovunque. Dopo le feste di Ferragosto il Vul, che il 13 settembre ospiterà la “Notte dell’Uomo ragno”, si presentava ai visitatori in preda al degrado. E non è novità perché è da tempo che l’area sulle rive del Ticino registra abbandoni, incuria, utilizzo improprio dell’area verde per concerti improvvisati e fuochi d’artificio.
Non solo, la staccionata in legno negli anni è stata in gran parte asportata ed è diventata legna da ardere sui barbecue che non si potrebbero accendere. “Sono tre giunte comunali che attendiamo la sistemazione definitiva del Vul – ha commentato Pier Vittorio Chierico, borghigiano e studioso di storia locale -, mentre si organizzano eventi, feste, concerti e fuochi d’artificio a spese della natura, perché è bello usare il Ticino come palcoscenico senza dedicare una riflessione sullo stato del fiume e delle sue rive”.
Qualcuno tra i borghigiani vorrebbe far nascere un comitato pro Vul perché le piantine collocate a dimora in gran parte non sono state innaffiate e sono morte, l’intera area è costellata di fazzolettini bianchi lasciati dopo aver usato il campo come servizi igienici e l’arredo urbano è in pessime condizioni. Ma è un po’ tutto il verde del Borgo a essere in pessime condizioni come i giardini di piazzale Ghinaglia, il retro di via Milazzo e le sponde del Ticino dove anche l’erba non viene tagliata.