
Sponde del fiume prese d’assalto, ecco quello che resta dopo il weekend ferragostano: rifiuti abbandonati e pattume ovunque
Cassano d’Adda – Weekend di Ferragosto, assalto alle sponde fluviali dell’Adda, ma su divertimento e relax troneggia, purtroppo, l’inciviltà. E il sindaco Fabio Colombo si infuria: “Inaccettabile”. Parlano da sole le immagini di rifiuti e pattume abbandonati da comitive e turisti sulle sponde cassanesi del fiume, dalle “pozze” del Traversino alla Cantarana alle molte zone di boscaglia abduana, particolarmente gettonate per ritrovi, pranzi, qualche tuffo (vietato) e grigliate da parte di comitive, gruppi e intere famiglie, in arrivo dalla zona e dalla stessa Milano.
A margine del degrado, censito tristemente dalla polizia locale, dalle squadre del Comune e dalla polizia provinciale, anche un pericolo scampato: proprio un rimasuglio di grigliata, nella notte fra sabato e domenica, ha scatenato un principio di incendio su un isolotto vicino alla località Cantarana. Tronchi anneriti e cenere certificano il rischio corso. Una sola nota positiva la restituiscono le ultime foto scattate: quelle di bagnanti in costume, cittadini comuni e volontari della Protezione civile impegnati, ieri, a dare manforte nella raccolta del pattume e nel repulisti sulle sponde: “Un’azione spontanea di cui ho appena saputo - così il sindaco - . Ringrazio davvero tutti, a titolo personale e a nome di tutti i cittadini che hanno a cuore la città”.
Erano circolate in mattinata le immagini del panorama fluviale post bagordi della festa: sacchi di rifiuti abbandonati alla rinfusa, piatti di plastica con posate e resti di cibo, lattine e bottiglie, sacchi del supermercato e dell’immondizia, accatastati alla rinfusa fra sponde e verde. Abbandonati. In mattinata lo sconcerto del sindaco in una nota. Dall’inizio dell’estate, che si è aperta con più di una tragedia nell’acqua, e in un momento in cui ancora troppe giovani vite vengono ingoiate dal fiume, non si sono fermati gli sforzi per garantire la sicurezza.
“Nonostante questi sforzi, tuttavia - così Fabio Colombo - persiste un comportamento inaccettabile da parte di numerosi frequentatori delle rive del fiume: e l’abbandono dei rifiuti lungo il fiume continua a essere una piaga. Decine di persone ignorano i divieti e accedono abusivamente all’alveo (in concessione al consorzio Muzza, che abbiamo già provveduto a diffidare) per bivaccare, fare picnic e, cosa ancora più grave, lasciare dietro di sé sacchi e rifiuti di ogni tipo. Questa condotta non solo è irresponsabile, ma danneggia gravemente l’ambiente e mette a rischio la sicurezza di tutti”.
Lo scorso sabato l’episodio più pericoloso: “Il principio d’incendio è stato probabilmente causato da una grigliata improvvisata e ha richiesto l’intervento urgente dei Vigili del fuoco. Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento di un volontario della Protezione Civile, l’incendio è stato domato prima che causasse danni maggiori. Tuttavia, questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di disastri potenzialmente letali che potrebbero essere evitati se ognuno rispettasse le regole e si prendesse cura dell’ambiente”.