Funivia Mottarone: Eitan dimesso dall'ospedale torna a casa con la zia

Il bambino di 5 anni è l'unico sopravvissuto nell'incidente in cui sono morte 14 persone. E' tornato a Pavia in ambulanza: "Condizioni molto migliorate". Cambio di giudice, il Csm apre pratica

Uno striscione di incoraggiamento per Eitan

Uno striscione di incoraggiamento per Eitan

Pavia - È stato dimesso questa mattina dal reparto Isola di Margherita dell'ospedale Regina Margherita Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto all'incidente del Mottarone. Il piccolo è tornato in ambulanza a casa, a Pavia, accompagnato dalla zia. "Ora le sue condizioni sono molto migliorate. La sua prognosi è di 60 giorni. Proseguirà il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico ed effettuerà future visite di controllo", fanno sapere nel bollettino medico dall'ospedale torinese. Il bimbo era ricoverato dal 23 maggio, quando la cabina della funivia si era schiantata al suolo causando la morte di 14 persone. Tra le vittime anche la famiglia di Eitan.

Soltanto un paio di giorni fa Eitan è stato informato della tragica fine di papà Amit e mamma Tal, del fratellino di due anni Tom e dei bisnonni materni Barbara e Itshak: "Il bambino sta apprendendo ciò che è accaduto attraverso la famiglia e gli psicologi, con tutta la delicatezza del caso", le parole dell'avvocato Cristina Pagni. All'arrivo in ospedale dopo la tragedia, Eitan era cosciente e impaurito aveva allontanato i dottori. Poi visto le tante fratture era stato operato. È rimasto in coma farmacologico per quattro giorni. Pian piano è stato risvegliato ed estubato, dopo che la risonanza magnetica aveva escluso danni neurologici sia a livello cerebrale sia del tronco encefalico. "Dove sono mamma e papà", la domanda che aveva fatto alla zia Aya, sorella del padre, appena riaperto gli occhi. La settimana dopo la tragedia ha ricominciato a mangiare. Netti miglioramenti, grazie al lavoro dell'equipe di rianimazione guidata dal dottor Giorgio Ivani, che hanno portato al trasferimento di reparto. Fino alle dimissioni di questa mattina e ritorno a Pavia accompagnato dalla zia.

"L'unica preoccupazione dei familiari di Eitan che si trovano in Israele è che il piccolo si trovi in una casa che non è la sua e all'inizio possa essere un po' smarrito". Lo dice all'AGI l'avvocato Franz Sarno che assiste alcuni dei familiari di Eitan. Al momento, sul futuro del piccolo non ci sono certezze, spiega l'avvocato civilista Cristina Pagni che affianca la zia nel procedimento giudiziario. "L'unica cosa sicura è che il giudice di Torino ha nominato la zia come tutrice e che ora l'iter della tutela si sposta da Torino a Paviam dove vive la zia di Eitan. Affido alla zia? Per ora è prematuro parlarne".

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Csm apre pratica: al vaglio il cambio di giudice

Nel frattempo è stato reso noto che il Csm valuterà la correttezza della decisione con la quale il presidente del tribunale di Verbania Luigi Montefusco ha sostituito in corso d'opera la giudice Donatella Banci Buonamici che si stava occupando dell'inchiesta sul e aveva disposto la scarcerazione di due dei tre indagati. Il Comitato di presidenza, composto dal vice presidente Davidi Ermini e dai vertici della Cassazione, ha disposto l'apertura di una pratica, accogliendo la richiesta dei togati Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo e dell'intero gruppo di Magistratura Indipendente. Il provvedimento va al vaglio della Settima Commissione