STEFANO ZANETTE
Cronaca

Delitto di Garlasco, esternazioni e ricusazioni: caccia al perito senza un passato

La Procura contro Emiliano Giardina per l’intervista alle Iene del 2017. E se il Gip le desse ragione, servirebbe una figura nuova. Fra ex militari e professori di genetica, un panorama di esperti noti per la televisione e i grandi gialli

Sopra Marzio Capra ed Emiliano Giardina. Sotto, Ugo Ricci e Carlo Previderé

Sopra Marzio Capra ed Emiliano Giardina. Sotto, Ugo Ricci e Carlo Previderé

Garlasco (Pavia) – Cinque nomi, con due incognite. La battaglia legale anticipa la guerra fra periti, ma per due dei cinque protagonisti si devono attendere le decisioni del Gip Daniela Garlaschelli.

Dopo la ‘falsa partenza’ dell’incidente probatorio che dovrà stabilire se e come il Dna dell’indagato Andrea Sempio può essere collegato all’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco il 13 agosto 2007, resta da sciogliere da parte del Gip la riserva sulle due eccezioni preliminari sollevate nell’udienza di mercoledì. Il nodo principale riguarda la richiesta di ricusazione avanzata dalla Procura sull’esperto nominato dal Gip come suo perito super partes: per il procuratore aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina De Stefano, Emiliano Giardina non sarebbe imparziale, come richiesto invece di essere al perito del Gip (e non ai consulenti di parte), per un suo intervento alla trasmissione televisiva Le Iene del 5 aprile 2017 “in merito all’utilizzabilità in sede giudiziaria – scrivono nella memoria della Procura al Gip – proprio dei tracciati elettroforetici ottenuti nella relazione peritale di De Stefano”, il perito nel processo di Appello-bis nei confronti del poi condannato Alberto Stasi, tracciati che “sono i medesimi che formeranno, tra l’altro, oggetto del quesito da formularsi in questa sede”.

Giardina, responsabile delle analisi di Genetica forense svolte dalla sezione Genetica dell’Università degli studi Tor Vergata di Roma, noto soprattutto per aver collaborato al caso di Yara Gambirasio, ma che si è occupato anche di molti altri delitti negli ultimi anni, pur non avendo voluto rilasciare dichiarazioni all’uscita dal Tribunale, nell’aula a porte chiuse avrebbe spiegato di non avere mai espresso un parere tecnico e, soprattutto, di non avere mai avuto a disposizione gli atti del caso Poggi. Ma se il Gip accoglierà la ricusazione della Procura, non sarà semplice individuare un genetista di chiara fama che nei 18 anni dal delitto di Garlasco non sia mai stato interpellato da una delle innumerevoli trasmissioni televisive, testate giornalistiche o agenzie di stampa che ripetutamente chiedono pareri agli esperti.

Intanto la difesa di Sempio, rappresentata dagli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati, attende la decisione del Gip sull’incompatibilità del proprio consulente, il generale Luciano Garofano, che la difesa di Alberto Stasi, con gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, ha sollevato per il suo ruolo di comandante del Ris di Parma all’epoca delle indagini del 2007.

La stessa difesa di Stasi ha invece nominato come proprio consulente di parte all’incidente probatorio Ugo Ricci, responsabile della Forensic genetic Unit dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, che ha firmato la consulenza che ha di fatto portato alla riapertura delle indagini. E la Procura ha incaricato come proprio consulente di parte anche per l’incidente probatorio Carlo Previderè, professore del Dipartimento di Sanità pubblica, medicina sperimentale e forense dell’Università di Pavia, al quale si era già rivolta per la perizia che aveva confermato i risultati della consulenza di Ugo Ricci presentata dalla difesa di Stasi. La famiglia Poggi, assistita dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, ha incaricato il consulente che li segue dalle prime fasi del 2007 Marzio Capra, biologo ex Ris, che ha già partecipato per la parte offesa a tutte le perizie che si sono susseguite nei precedenti processi.