NICOLETTA PISANU
Cronaca

Cristian Rovida ucciso per sbaglio, dimessa dall’ospedale la fidanzata sotto choc

Gropello Cairoli, la studentessa è accusata di omicidio colposo. Ora si attendono l’autopsia sul corpo del vigile di Mortara e i rilievi balistici sulla pistola da cui è partito lo sparo accidentale e sulla scena del delitto

Christian Rovida, il giovane agente della polizia locale di Mortara morto il 18 maggio

Christian Rovida, il giovane agente della polizia locale di Mortara morto il 18 maggio

“Si è trattato di un tragico incidente". Così commenta l’avvocata Orietta Stella che assiste, insieme all’avvocata Chiara Duberti Furini, la ragazza di diciannove anni che venerdì a Gropello Cairoli ha accidentalmente sparato al suo fidanzato Christian Rovida, ventiduenne agente di Polizia locale a Mortata, con la pistola d’ordinanza uccidendolo. La ragazza è indagata per omicidio colposo e si trova in stato di libertà. Dopo l’accaduto era stata portata al policlinico San Matteo di Pavia in stato di shock, poi è stata dimessa.

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L’avvocata Stella spiega: "La mia assistita dovrà imparare ad affrontare il peso di questa tragedia". I prossimi passaggi dell’iter giudiziario previsti sono l’autopsia sul corpo del ventiduenne e i rilievi balistici disposti dalla Procura di Pavia. Poi, l’avviso di conclusione delle indagini.

Il giorno della tragedia Rovida, che era in forze al comando della Polizia locale di Mortara, era rientrato a casa dal lavoro e avrebbe ripreso servizio poche ore dopo. Era stato raggiunto, nella sua abitazione di via Tazio Nuvolari a Gropello, dalla fidanzata. I due avevano una relazione da due anni. Sembra che lui le avesse mostrato la pistola d’ordinanza, una Glock 40, spiegandole come si impugna. I due giovani non si sono accorti che c’era un colpo in canna. È partito uno sparo e l’agente è rimasto ferito al cuore. La ragazza ha subito chiamato i soccorsi e ha cercato di rianimarlo. Rovida è stato portato in ospedale per essere operato, ma purtroppo per lui nonostante l’intervento non c’è stato nulla da fare ed è deceduto. La ragazza, sentita dalla pm Chiara Giuiusa, ha raccontato quanto successo. È stata sottoposta alla prova dello stub, test per verificare se una persona ha sparato.