
La ladra in azione ripresa dalle telecamere di video sorveglianza interna della gioielleria
DORNO (Pavia)Era una vera prestigiatrice capace di far sparire i gioielli sotto gli occhi delle sue vittime. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano ed i carabinieri della stazione di Garlasco, che hanno operato congiuntamente, hanno notificato mercoledì mattina l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per una donna di 60 anni residente a Bollate (Milano), con precedenti per furto e rapina, accusata di aver rubato, in tre diverse gioiellerie, preziosi per un valore complessivo di 130mila euro. Tutte le azione criminose delle quali è stata responsabile sono avvenute nello spazio di tempo compreso tra novembre 2024 e lo scorso gennaio.
Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori la ladra ha colpito una prima volta il 6 novembre ai danni di una gioielleria di via Biondi a Milano, dalla quale aveva fatto sparire un rotolo contenente 30 bracciali d’oro per un valore complessivo di 110 mila euro. Il secondo, pressoché identico come dinamica, si era registrato il 28 dicembre, sempre a Milano, in via Pontaccio. In quella circostanza la donna si era impadronita di un anello in oro e dimanti del valore di 5mila euro.
Il modus operandi era sempre lo stesso: entrava nei negozi e con modi cordiali entrava in sintonia con le vittime, alle quali chiedeva di vedere numerosi gioielli. Poi, approfittando di un attimo di distrazione dei gioiellieri e con l’aiuto di un foulard, faceva scivolare i preziosi nella borsa. Quindi se ne andava senza destare alcun sospeso.
Da subito immagini e testimonianze avevano confermato che ad agire fosse la stessa persona; decisivo in questa ottica è stato il terzo furto commesso il 21 gennaio a Dorno. In quella circostanza il gioielliere derubato aveva denunciato il furto di un contenitore di collane per un valore di 10mila euro. Il tutto sottratto con l’abilità e l’astuzia che la donna aveva già mostrato nelle occasioni precedenti.
I riscontri che gli investigatori hanno effettuato attraverso le banche dati hanno consentito di appurare che la donna fosse già nota alle forze dell’ordine. Gli atti sono stati trasmessi al Gip del Tribunale di Milano che ha disposto la misura cautelare. La donna, ristretta nella sua abitazione, dovrà difendersi dall’accusa di furto aggravato.