Calzature Moreschi, partono i licenziamenti e si chiude una pagina di storia: "Saranno pagati tutti gli arretrati"

Vigevano, domani partiranno le lettere ai 59 dipendenti. A settembre lo stabilimento, già venduto, chiuderà

Lo stabilimento del calzaturificio Moreschi a Vigevano

Lo stabilimento del calzaturificio Moreschi a Vigevano

Vigevano, 5 maggio 2024 –  Sipario. La storia della Moreschi, azienda leader nel mondo per la calzatura di lusso e Vigevano, la città dove è nata e si è sviluppata nella metà del secolo scorso, è arrivata alla conclusione.

Proprio nelle ultime ore disponibili la nuova proprietà, che fa riferimento al fondo svizzero Hurleys e le organizzazioni sindacali hanno trovato un’ intesa per chiudere la vertenza il cui finale è quello annunciato: da domani partiranno le lettere di licenziamento per gli ultimi 59 lavoratori in forza allo stabilimento di via Cararola che a fine settembre verrà chiuso e che è già stato venduto. I sindacati hanno sottoscritto un’intesa per il pagamento del 30% degli arretrati entro fine giugno e la restante parte entro il 14 luglio con la clausola che, se l’azienda non rispetterà le scadenze, i lavoratori avranno il diritto di ottenere subito il pagamento in un’unica soluzione.

"C’è il rammarico di non essere riusciti ad evitare i licenziamenti – commenta Michele Fucci della Filctem Cgil – e se questo è avvenuto la responsabilità va addebitata unicamente alla indisponibilità al dialogo da parte dell’azienda che ci ha sempre messi davanti ai fatti compiuti. Credo che se ci fosse stata un’apertura la situazione si sarebbe potuta risolvere perseguendo anche quella svolta green a più riprese auspicata dalla proprietà. D’altro canto – conclude – senza un accordo i lavoratori avrebbero rischiato di non ricevere del tutto le spettanze". Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa. "Siamo dispiaciutissimi per i lavoratori – dice il primo cittadino – che auspico possano trovare presto una nuova occupazione. Credo che fosse comunque indispensabile arrivare ad una intesa che consentisse ai dipendenti di poter ricevere quanto dovuto".