
Asilo nido (Foto generica)
Landriano, 16 ottobre 2023 - La cooperativa sociale Gialla, attuale concessionaria del servizio di asilo nido “Crapa Pelata” dopo aver letto le critiche mosse nei suoi confronti dai genitori dei piccoli, non ci sta. “Non è vero che i bambini hanno rinunciato al servizio – ha scritto il presidente del cda della cooperativa Alessandro Soccorsi -. Ad oggi un solo bambino iscritto non è più venuto perché la famiglia ha potuto contare sull’ausilio dei nonni e un altro ha raggiunto l’età per transitare in sezione primavera”. Inoltre non ci sarebbe alcuna difficoltà nelle comunicazioni con i genitori “in continuo dialogo con le famiglie anche per il tramite di un referente interno della cooperativa” e non sarebbe stato chiesto ai genitori di portare alcun materiale. “Tutti gli spazi sono stati regolarmente arredati con giochi conformi al progetto educativo – ha proseguito Soccorsi -, sicuramente non sono stati acquistati giochi in plastica valore qualitativo questo che contraddistingue la Cooperativa che ha sempre e soltanto adottato politiche ecologiche”. Per quanto riguarda l’aspetto occupazionale poi, il presidente del Consiglio di amministrazione ha puntualizzato che “concessionaria è tenuta a riassorbire il personale del gestore uscente attraverso una prevista procedura sindacale. Alla conclusione dei tavoli sindacali hanno liberamente deciso di essere riassorbite 8 dipendenti provenienti dal gestore uscente su un totale di 11. Il personale non proveniente dal gestore uscente e applicato al servizio dalla concessionaria in luogo delle dipendenti del vecchio gestore che hanno liberamente deciso di non transitare è dotato di requisiti professionali ed esperienziali ben più alti di quelli richiesti dallo stesso Comune per partecipare alla gara”.
“L’organizzazione sindacale in nome e per conto delle lavoratrici – ha replicato Giancarla Molinari della Fp Cgil – ha inviato una pec affermando l’intenzione di passare alle dipendenze della cooperativa Gialla, di continuare a lavorare nel nido dove hanno sempre lavorato, ma alle condizioni retributive precedenti. E non hanno assunto altri lavoratori, hanno preso da altri nidi dei professionisti per farli andare a Landriano e aprire il 4 settembre”. La cooperativa che è presente in modo massiccio sul territorio lombardo, comunque sostiene d’aver ricevuto “innumerevoli attestazioni di stima da parte della quasi totalità delle famiglie che ha chiaramente compreso che un dialogo costruttivo con il gestore è garanzia di efficienza e qualità”.
“L’unica lamentela – ha concluso Alessandro Soccorsi – è arrivata da alcuni genitori della sezione dei bambini più grandi ha riguardato una educatrice che guarda caso è stata chiamata a sostituire l’unica educatrice che non ha accettato di essere riassorbita dalla cooperativa e pertanto rimasta estranea alla gestione. Continueremo a difendere i bambini da azioni squisitamente propagandistiche che non hanno nulla a che vedere con il loro benessere”.