BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Vimercate, tablet e videogame in reparto per combattere i disturbi dell’apprendimento

Progetto pilota internazionale cui prendono parte la Psicologia clinica di Vimercate e l’Università di Parma

Barbara Lo Iacono e Luisa Meroni

Vimercate (Monza Brianza), 1 luglio 2019 - L’intelligenza artificiale cura le malattie che rischiano di emarginare. Bastano una penna digitale, un tablet e un videogame per combattere i disturbi dell’apprendimento (Dsa), in cima alla lista, la disgrafia, difficoltà a scrivere, che rischia di far deviare i ragazzi. Spesso considerati diversi per ignoranza. Ma ora è tutto superabile.

Un progetto-pilota internazionale contro questi problemi ha messo in trincea la Psicologia clinica di Vimercate e l’università di Parma, uniche istituzioni italiane ammesse al rigido protocollo. Un riconoscimento importante per il lavoro portato avanti in ospedale con 12 pazienti fra i 9 e gli 11 anni dai risultati lusinghieri. «I loro progressi sono il premio migliore», per Barbara Lo Iacono, la psicoterapeuta che guida il drappello brianzolo oltre i confini del Paese. Un software che aiuta nella diagnosi firmato Oppimi, società che opera nel settore medicale, ha messo gli strumenti necessari a disposizione degli esperti e dei loro piccoli pazienti. E per la cura c’è un gioco, che li aiuta ad allenarsi e a sciogliere i nodi, come la velocità nel mettere in fila le parole. «Ma la tecnologia non basta. Senza un approccio ‘ecologico’, a 360 gradi, le carenze resterebbero incolmabili», sottolinea Luisa Meroni, l’altra psicologa in prima linea nel programma. Il suo e quello del team è un lavoro portato avanti in sinergia con la scuola «abbiamo un legame molto forte» e con le famiglie, al centro del percorso accanto ai figli. «L’obiettivo è evitare che con il tempo le criticità si trasformino in malattie più gravi come la depressione. Ci concentriamo sulle capacità degli alunni più che sui loro deficit, lo scopo è che si sentano sicuri di sé. Solo così non si compromette la qualità della vita, anche alla loro età».

Metodo e obiettivi che l’Azienda ha fatto propri da tempo. «Innovazione e umanizzazione sono un binomio inscindibile per noi – dice il direttore generale Nunzio Del Sorbo – sui ragazzi, priorità assoluta, ancor di più». Le cure su misura diventano imperativo categorico con i minori «ne va del loro futuro», aggiunge Antonio Amatulli, primario di Psichiatria. E che le tecnologie aiutino nel difficile campo dei disturbi dell’apprendimento è noto. «il nostro studio lo conferma», spiega lo iacono. con la tavoletta sottobraccio gli studenti della ricerca hanno raggiunto la scrittura che volevano. da qui in poi si lavorerà per estendere l’esperimento ad altri ostacoli. il campo di applicazione non manca. In Brianza, i Dsa sono raddoppiati. Nel 2013, i casi erano 2.474, l’anno scorso 5.527. «Ne soffre il 40% di chi accede ai nostri servizi – dicono le specialiste –. Ecco perché abbiamo pensato che fosse vitale mettere a punto un percorso terapeutico dedicato».